Bando Marchi+
Con il presente bando si intende supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero mediante agevolazioni
concesse nella forma di contributo in conto capitale.
Con il presente bando si intende supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero mediante agevolazioni
concesse nella forma di contributo in conto capitale.
Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things.
Imprese di qualsiasi dimensione, costituite in forma societaria e che esercitano attività industriali di produzione di beni e servizi, agro-industriali, artigiane, di
trasporto, di servizi alle imprese che esercitano le predette attività, nonché i centri di ricerca con personalità giuridica. Tali imprese devono:
a. essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese;
b. trovarsi in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati.
N.B. I soggetti ammissibili possono presentare anche progetti in forma congiunta, fino ad un numero massimo di cinque partecipanti per ciascun progetto.
Progetti che prevedono la realizzazione di attività di “ricerca industriale”, “sviluppo sperimentale”, “innovazione dell’organizzazione” e “innovazione di
processo”, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e IoT, nei seguenti settori strategici prioritari:
– Industria e manifatturiero;
– Sistema educativo;
– Agroalimentare;
– Salute;
– Ambiente ed infrastrutture;
– Cultura e turismo;
– Logistica e mobilità;
– Sicurezza e tecnologie dell’informazione;
– Aerospazio.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono:
a. Essere presentati da un soggetto di cui all’art. 2 comma 1, nel caso di singolo proponente; ovvero coordinati da uno di essi, nel caso di progetti
congiunti;
b. Essere realizzati nell’ambito di una unità produttiva ubicata sul territorio nazionale;
c. Essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del
decreto di concessione;
d. Avere una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 30 mesi, decorrenti dalla data di avvio;
e. Prevedere che ciascun proponente, nel caso di progetti congiunti, sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili;
In relazione all’attività prescelta, la proposta progettuale dovrà prevedere i seguenti output finali:
– Per le categorie “ricerca industriale” e “sviluppo sperimentale”, rispettivamente:
– Per i progetti rientranti nelle categorie “innovazione dell’organizzazione” o di “innovazione di processo”, rispettivamente:
Per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
a. Spese del personale: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto;
b. Costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non
sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati;
c. Costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
d. Spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al
progetto.
Per le attività inerenti innovazione dei processi e innovazione dell’organizzazione sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
a. le spese di personale, che non dovranno superare il 60 per cento dei costi totali;
b. i costi relativi a strumentazione, attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
c. i costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato;
d. le spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.
Le risorse complessivamente disponibili ammontano a euro 45.000.000,00 così ripartite:
PER LE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE:
– 70 % delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione;
– 60 % delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione;
– 50% delle spese ammissibili per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca.
PER LE ATTIVITÀ DI SVILUPPO SPERIMENTALE:
– 45% per le imprese di micro e piccola dimensione;
– 35% per le imprese di media dimensione;
– 25% per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca.
PER LE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO SPERIMENTALE, FERMO RESTANDO IL LIMITE DELL’INTENSITÀ MASSIMA DI AIUTO PARI ALL’80 PER CENTO DEI COSTI AMMISSIBILI, È RICONOSCIUTA A CIASCUN PARTECIPANTE UNA MAGGIORAZIONE PARI AL 15%, IN PRESENZA DI PROGETTI CHE PREVEDONO:
– una collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una PMI e purché ciascuno dei soggetti proponenti non sostenga da solo più del 70 per cento
dei costi complessivi ammissibili, o
– una collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più Organismi di ricerca, nell’ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10 per cento dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca.
PER I PROGETTI RELATIVI ALL’INNOVAZIONE DEI PROCESSI E ALL’INNOVAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE:
– 50% dei costi ammissibili per le PMI;
– 15% per cento per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca.
N.B. I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a euro 2.000.000,00.
La domanda di agevolazioni, unitamente alla documentazione deve essere presentata in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 a
partire dal 21 settembre 2022, utilizzando la procedura disponibile nel sito internet di Infratel (www.infratelitalia.it), con la possibilità di precaricare la
documentazione prevista dal bando, a partire dal 14 settembre 2022.
Per maggiori informazioni sul “Fondo Blockchain” e per rimanere sempre aggiornato sulle agevolazioni disponibili per la tua impresa, compila il form qui sotto.
Il Fondo Rotativo prevede incentivi destinati alle imprese alberghiere.
L’incentivo è dedicato ai giovani fino a 35 anni e alle donne di tutte le età sull’intero territorio nazionale.
Le agevolazioni prevedono un finanziamento agevolato a tasso zero Maggiori informazioni
Il voucher per l’internazionalizzazione è rivolto alle micro e piccole imprese (MPI) che vogliono espandersi o consolidarsi sui mercati esteri. Maggiori informazioni
È ancora possibile presentare la domanda di accesso all’agevolazione Economia Circolare. Maggiori informazioni
Dal prossimo 13 aprile fino al 27 aprile 2021 è possibile presentare la domanda per la seconda finestra del bando MISE per PMI, reti di imprese e professionisti delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Il bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione di programmi di investimento volti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare. Maggiori informazioni
Prevista per il prossimo 7 novembre l’apertura dello sportello per l’accesso alle agevolazioni del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese operanti nel settore dell’economia sociale.
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 223.3 milioni di euro, a valere sulla dotazione del Fondo per la Crescita Sostenibile.
Si tratta di un’iniziativa tesa a favorire sia la nascita che lo sviluppo delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, nell’economia sociale di qualsiasi settore, in particolare: imprese sociali di cui decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155; cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 ed i relativi consorzi; società cooperative aventi qualifica di Onlus.
Sono ammessi i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a 200.000 euro ed inferiori a 10.000.000, per l’acquisto di beni e servizi rientrati nelle seguenti categorie: suolo aziendale e sue sistemazioni; fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni; macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica; programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; brevetti, licenze e marchi; formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto; consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale; oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge; spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità; spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa.
Gli interventi saranno sostenuti attraverso l’erogazione cumulativa di un finanziamento a tasso agevolato (0,50%, rimborsabile in 15 anni), per la cui fruizione non è escluso venga richiesto al beneficiario di prestare idonee garanzie reali o personali; eventuale contributo a fondo perduto pari al 5% delle spese ammissibile per i programmi d’investimento che prevedono spese non superiori a 3milioni di euro; finanziamento bancario, a tasso di mercato rimborsabile in 15 anni, erogato da una delle banche aderenti alla convenzione sottoscritta da Mise, Cassa Depositi e Prestiti e Abi il 28 luglio 2017. Il totale degli importi erogati coprirà solo l’80 per cento delle spese ammissibili.
Il beneficiario deve assicurare un apporto di risorse proprie pari al residuo 20 per cento delle spese ammissibili previste nel piano d’investimento.
Se sei interessato contattaci scrivendo a ciroromano@alden.it
Via libera al decreto del Ministero dello Sviluppo economico che definisce termini e modalità di accesso alle agevolazioni per il rafforzamento dell’economia sociale. Le imprese sociali, le cooperative sociali e le onlus potranno richiedere finanziamenti agevolati, associati obbligatoriamente a finanziamenti bancari ordinari, e contributi non rimborsabili, a partire dal 7 novembre 2017. Sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento degli interessi generali e delle finalità di utilità sociale per un totale di 223 milioni di euro.
Lo strumento mira a promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale sostenendo programmi di investimento proposti da:
Il programma d’investimento deve essere di importo, al netto dell’IVA, non inferiori a euro 200.000,00 e non superiori a euro 10.000.000,00. Le spese ammissibili devono essere funzionali alla realizzazione del progetto e alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa:
a) suolo aziendale e sue sistemazioni, (MAX 10%);
b) fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti;
g) consulenze specialistiche, studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e
direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;
h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;
i) spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;
l) spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa (MAX 20%).
Se sei interessato contattaci scrivendo a ciroromano@alden.it
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