Incentivi per le bonifiche da amianto

Incentivi per la bonifica da amianto con il Collegato ambientale, la legge sulla green economy licenziata definitivamente da Montecitorio, che prevede un credito d’imposta del 50 per cento delle spese sostenute per le imprese che nel 2016 effettuano interventi di bonifica dall’amianto su beni e strutture produttive ed un fondo per interventi su immobili pubblici.

Credito d’imposta

Il credito vale per gli anni 2017, 2018 e 2019 e sarà ripartito in tre quote annuali di pari importo. Per beneficiarne, gli interventi devono avere un importo unitario di almeno 20mila euro, mentre il limite di spesa complessivo è di c.a. 5,7 milioni di euro.

Il credito non concorre alla formazione del reddito né alla base imponibile dell’IRAP, è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è riconosciuto ai soggetti titolari di reddito d’impresa. Per usufruirne bisognerà presentare il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Il credito deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni successive relative ai periodi nei quali il credito è utilizzato.

C’è da fare i conti, inoltre, con i limiti massimi di compensazione di debiti e crediti fiscali, previsti dall’art. 34 della legge 388 del 2000, da ultimo elevati a 700.000 euro per ciascun anno solare.

Il bonus dà attuazione ad una risoluzione del Parlamento europeo del 2013 (14 marzo) e si aggiunge alle detrazione per la bonifica da amianto destinata alle persone fisiche e prorogata fino al 31 dicembre 2016 nella misura del 50 per cento dalla legge di Stabilità appena approvata.

Fondo per interventi su immobili pubblici

Il fondo copre la progettazione preliminare e definitiva degli interventi di bonifica di beni contaminati da amianto, presso il Ministero dell’Ambiente, riservato ad interventi su edifici pubblici. Al Fondo è assegnata una dotazione finanziaria di 5,5 milioni di euro per l’anno 2016 e di 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018. Anche il funzionamento del Fondo è legato ad un decreto attuativo. Al Ministero dell’Ambiente il compito di emanarlo entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del Collegato ambientale.