Il contratto di rete: ecco tutti i vantaggi

E se l’unione fa la forza il contatto di rete ne è la conferma.

Figura di recente introduzione (la prima legge è la n. 33/2009) ha entusiasmato circa 10.000 imprese, soprattutto piccole, portando la conclusione di c.a. 2.000 contratti di rete.

Il perché? Ve lo spieghiamo subito…

 

Maggiori opportunità di sviluppo e di attività commerciale

Le aziende partecipanti al contratto operando in rete, non solo hanno la possibilità di scambiarsi idee ed informazioni preziose per lo sviluppo comune, ma hanno anche l’opportunità di poter realizzare attività e progetti comuni che da sole non potrebbero creare.

 

Flessibilità gestione del personale

Attraverso lo strumento del distacco, rapporto di lavoro che prevede la temporanea messa a disposizione del proprio lavoratore ad un altro datore di lavoro sulla base di un previo accordo, previsto dalla normativa che disciplina il contratto di rete, si sviluppa una maggiore flessibilità del personale.

La disciplina precedente permetteva l’uso del distacco solo su prova di un interesse specifico delle parti all’uso dello stesso e solo per esigenze temporanee. Ora la prova dell’interesse non è più necessaria, in quanto è implicita nel mero fatto di essere partecipi alla rete. Lo stesso discorso vale per il vincolo temporaneo il quale è legato alla partecipazione alla rete.

Il distacco peraltro, anche così facilitato, permette solo in parte un uso comune delle risorse umane nella rete, che può richiedere forme di condivisione stabile del personale tra le imprese retiste.
Per questo la stessa normativa (art. 30 e art. 31 del dlgs n. 276/2003) ha esplicitamente riconosciuto la possibilità di ricorrere alla codatorialità e alla titolarità congiunta dei rapporti di lavoro.
La codatorialità realizza la soluzione ottimale, per la messa in comune delle risorse umane della rete. Ma richiede una gestione pienamente condivisa e regolata nei dettagli fra le parti sui poteri inerenti a tale gestione e sulle relative responsabilità.

In questo modo le reti di impresa possono realizzare forme di mercati del lavoro interni, in grado di massimizzare il patrimonio di competenze esistenti nelle varie aziende e di realizzare una flessibilità positiva nell’impiego dei dipendenti. La flessibilità è positiva sia per l’impresa cui garantisce una maggiore adattabilità e mobilità dell’uso delle risorse umane, sia per i lavoratori cui può dare maggiore stabilità di occupazione.

 

Flessibilità nell’aggregazione

Un altro vantaggio rispetto ad altre forme di aggregazione è che dà maggiore flessibilità perché il contratto è  adattabile alle circostanze e se necessario modificabile per accordo fra le parti.

 

Autonomia delle aziende partecipanti

Ogni azienda partecipante continua a mantenere la propria autonomia.

 

Fonte: IPSOA, Confindustria.