Bando Riparto
Il Bando RiParto agevola il rientro al lavoro delle madri, favorisce la natalità e il work-life balance.
Il Bando RiParto agevola il rientro al lavoro delle madri, favorisce la natalità e il work-life balance.
È ancora possibile presentare la domanda di accesso all’agevolazione Economia Circolare. Maggiori informazioni
Il bando mette a disposizione 15 milioni di euro, di cui 11 dal POR FESR Lazio 2014-2020 e 4 dal bilancio regionale. Si tratta del settimo degli otto bandi del programma regionale per la Reindustrializzazione del Lazio, per il quale sono stati stanziati oltre 150 milioni di euro complessivi (più di 100 nel 2017). I contributi sono a fondo perduto.
L’obiettivo è quello di favorire la riqualificazione settoriale, lo sviluppo delle filiere e a rafforzare la competitività del tessuto produttivo laziale, in coerenza con le aree di specializzazione della Smart Specialisation Strategy (S3) regionale, Beni Culturali e Tecnologie della Cultura, Green Economy e Industrie creative digitali, attraverso il sostegno di Progetti Imprenditoriali realizzati da imprese, singole e associate, che, anche mediante integrazione di filiere, scambio di conoscenze e competenze, abbiano ricadute significative sugli ambiti strategici individuati tramite la Call for Proposal “Sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali” (approvata con la DD G09404/2015) e con quanto atteso nell’ambito del RA 3.3 del POR in tema di qualificazione dell’offerta del settore turistico in coerenza con il “Piano turistico triennale 2015-2017”, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 7 del 2 Luglio 2015.
Micro, piccole, medie Imprese (Mpmi), grandi imprese, organismi di ricerca e diffusione della conoscenza e loro eventuali aggregazioni temporanee.
Per il Turismo possono essere presentati progetti che puntino:
Per i Beni Culturali:
i progetti potranno riguardare il miglioramento delle tecnologie relative alla conservazione, al restauro o alla valorizzazione; alla fruizione e gestione.
PROGETTI SEMPLICI
Possono essere presentati da PMI in forma singola e devono essere realizzati entro 12 mesi dalla data di concessione della sovvenzione.
L’importo complessivo delle Spese Ammissibili deve essere non inferiore a 50 mila euro. Ogni singolo Progetto Semplice non potrà complessivamente beneficiare di una Sovvenzione superiore a 500.000 euro.
I Progetti Semplici devono prevedere obbligatoriamente un “Piano di Investimento Materiale e Immateriale” e/o un “Piano di Investimento Materiale e Immateriale per il miglioramento dell’offerta ricettiva alberghiera” e/o un “Piano di Investimenti in Efficienza Energetica”, che può o possono essere completati (in misura non superiore al 50% delle Spese Ammissibili, da Attività per l’Internazionalizzazione e/o Attività per la Digitalizzazione.
PROGETTI INTEGRATI
Possono essere presentati da: IMPRESE in forma singola; IMPRESE in accordo e in Effettiva Collaborazione con un solo Organismo di Ricerca e Diffusione della Conoscenza (OdR); AGGREGAZIONI TEMPORANEE composte da almeno due IMPRESE e non più di sei soggetti, quindi con eventuale presenza di uno o più Organismi di Ricerca e di Diffusione della Conoscenza. Le Aggregazioni Temporanee possono essere già costituite al momento della domanda ovvero da costituire, anche subordinatamente alla concessione della sovvenzione.
I Progetti Integrati devono essere realizzati entro 18 mesi dalla data di concessione della sovvenzione.
I Progetti Integrati possono essere composti da una o più Attività di RSI, da Piani di Investimento e/o Attività, riferibili all’insieme delle Azioni POR che concorrono all’Avviso Pubblico.
L’importo complessivo delle spese ammissibili deve essere non inferiore a 500 mila euro, oppure, se il Progetto è composto da sole Attività RSI, non inferiore a 200 mila euro.
Ogni singolo Progetto Integrato non potrà complessivamente beneficiare di una sovvenzione superiore a 3 milioni di euro.
Se sei interessato contattaci scrivendo a frontoffice@alden.it
Marchi +3 è il finanziamento per la concessione di agevolazioni alle imprese per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europe e Internazionali.
Possono beneficiare micro e Pmi costituite con sede in Italia e che hanno già ottenuto per il/i marchio/i oggetto della domanda di agevolazione, la pubblicazione della domanda di registrazione sul Bollettino dell’EUIPO per la misura A e/o sul registro internazionale dell’OMPI (Romarin) per la Misura B e di aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di deposito. In dotazione 3.825.000,00 euro.
Si può partecipare al bando attraverso piattaforma telematica a partire dalle ore 9:00 del 7 marzo 2018 e fino ad esaurimento delle risorse.
MISURA A – deposito domanda di registrazione presso EUIPO di un marchio e pagamento delle tasse di deposito.
MISURA B – deposito domanda di registrazione presso OMPI di un marchio registrato a livello nazionale presso UIBM o di un marchio dell’Unione Europea registrato presso EUIPO e pagamento delle tasse di deposito;
– deposito domanda di registrazione presso OMPI di un marchio per il quale è già stata depositata domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO e pagamento delle tasse di deposito;
– deposito domanda di designazione successiva di un marchio registrato presso OMPI e pagamento delle tasse di deposito.
La pubblicazione della domanda di registrazione del marchio sul Bollettino dell’EUIPO per la misura A e/o sul registro internazionale dell’OMPI (Romarin) per la Misura B deve essere avvenuta, a decorrere dal 1° giugno 2016 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di agevolazione.
MISURA A
MISURA B
Misura A – L’importo massimo complessivo dell’agevolazione è pari a € 6.000,00 per domanda relativa ad un marchio depositato presso l’EUIPO.
Misura B – Per le domande di registrazione internazionale depositate dal 1 giugno 2016 l’importo massimo dell’agevolazione è pari a:
– € 6.000,00 per ciascuna richiesta di agevolazione relativa ad un marchio depositato presso OMPI che designi un solo Paese;
– € 7.000,00 per ciascuna richiesta di agevolazione relativa ad un marchio depositato presso OMPI che designi due o più Paesi.
Nel caso in cui la designazione interessi i Paesi USA e/o Cina l’agevolazione sarà pari al 90% delle spese ammissibili sostenute sempre nei limiti previsti pe l’acquisto dei servizi riportati nel prospetto sopra indicato. In tal caso, l’importo massimo dell’agevolazione è pari a:
– € 7.000,00 per ciascuna richiesta di agevolazione relativa ad un marchio depositato presso OMPI che designi USA o Cina;
– € 8.000,00 per ciascuna richiesta di agevolazione relativa ad un marchio depositato presso OMPI che designi USA e/o Cina e uno o più Paesi.
Per domande di registrazione internazionale depositate prima del 1o giugno 2016 è possibile richiedere agevolazioni solo per le designazioni successive effettuate dopo il 1 giugno 2016; in tal caso l’importo massimo delle agevolazioni è pari a:
– € 2.000,00 per domanda di designazione successiva di un solo Paese depositata presso l’OMPI;
– € 3.000,00 per domande di designazione successiva di due o più Paesi depositate presso l’OMPI.
Ciascuna impresa può presentare più richieste di agevolazione, sia per la Misura A sia per la Misura B, fino al raggiungimento del valore complessivo di € 20.000,00.
Se sei interessato contattaci scrivendo a frontoffice@alden.it
Il Ministero dello Sviluppo Economico lancia il nuovo decreto per la legge Sabatini, nuove agevolazioni alle PMI (piccole e medie imprese) italiane per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.
Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI appartenenti a qualsiasi settore (industriale, commerciale, artigianale, agricolo o di servizi) che si trovano nella necessità di acquistare nuovi macchinari, attrezzature ad uso produttivo o che intendono realizzare investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.
Non possono accedere alle agevolazioni le imprese operanti nei settori dell’industria carboniera, delle attività finanziarie e assicurative o dei trasporti.
Il Decreto del Fare legge Sabatini vuole essere uno strumento per le micro, piccole e medie imprese che realizzano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.
Secondo quanto riportato nel Decreto Legislativo verranno stanziati 2,5 miliardi di Euro (nel triennio 2014/2016) che le banche e gli intermediari finanziari potranno utilizzare per concedere alle Pmi, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di massimo 5 anni con importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro. Non sono finanziabili macchinari di costo inferiore a 516 euro.
Il plafond è pari a 191,5 milioni di euro per gli anni 2014-2021.
Le PMI potranno anche beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario concesso.
La procedura per la concessione del contributo seguirà un meccanismo automatico e di accesso semplificato: l’impresa presenta alla banca, all’atto della richiesta del finanziamento, una dichiarazione-domanda per l’accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge; una volta che la banca ha adottato la delibera di finanziamento, il Mise procede, in tempi molto contenuti, a concedere il contributo e a darne comunicazione all’impresa.
L’erogazione del contributo è prevista al completamento dell’investimento autocertificato dall’impresa ed è effettuata in quote annuali secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di concessione.
A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 fino al 31 Dicembre 2016
Il Ministero dello Sviluppo Economico lancia il nuovo decreto per la legge Sabatini, nuove agevolazioni alle PMI (piccole e medie imprese) italiane per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.
Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI appartenenti a qualsiasi settore (industriale, commerciale, artigianale, agricolo o di servizi) che si trovano nella necessità di acquistare nuovi macchinari, attrezzature ad uso produttivo o che intendono realizzare investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.
Non possono accedere alle agevolazioni le imprese operanti nei settori dell’industria carboniera, delle attività finanziarie e assicurative o dei trasporti.
Il Decreto del Fare legge Sabatini vuole essere uno strumento per le micro, piccole e medie imprese che realizzano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.
Secondo quanto riportato nel Decreto Legislativo verranno stanziati 2,5 miliardi di Euro (nel triennio 2014/2016) che le banche e gli intermediari finanziari potranno utilizzare per concedere alle Pmi, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di massimo 5 anni con importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro. Non sono finanziabili macchinari di costo inferiore a 516 euro.
Il plafond è pari a 191,5 milioni di euro per gli anni 2014-2021.
Le PMI potranno anche beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario concesso.
La procedura per la concessione del contributo seguirà un meccanismo automatico e di accesso semplificato: l’impresa presenta alla banca, all’atto della richiesta del finanziamento, una dichiarazione-domanda per l’accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge; una volta che la banca ha adottato la delibera di finanziamento, il Mise procede, in tempi molto contenuti, a concedere il contributo e a darne comunicazione all’impresa.
L’erogazione del contributo è prevista al completamento dell’investimento autocertificato dall’impresa ed è effettuata in quote annuali secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di concessione.
A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 fino al 31 Dicembre 2016
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