Fondo imprese creative
Il Fondo Imprese Creative è un incentivo nazionale per l’acquisizione di servizi specialistici erogati da imprese creative.
Il Fondo Imprese Creative è un incentivo nazionale per l’acquisizione di servizi specialistici erogati da imprese creative.
L’ultima Legge di Bilancio obbliga committenti e datori di lavoro a corrispondere con modalità di pagamento tracciabili le retribuzioni e i compensi dovuti a partire dal prossimo mese di luglio.
Scarica la guidaLa nuova disciplina si applica a tutte le tipologie contrattuali di lavoro subordinato a tempo determinato ed indeterminato, alle collaborazioni coordinate e continuative, e ai contratti di lavoro instaurati dalle cooperative con i propri soci.
Sono esclusi dall’obbligo i rapporti di lavoro:
Il campo di applicazione parrebbe estendersi ai contratti stipulati dalla generalità dei datori di lavoro e committenti, ivi compreso ogni altro rapporto di lavoro, anche autonomo, diverso da quello coordinato e continuativo.
L’erogazione della retribuzione può avvenire esclusivamente attraverso una banca o un ufficio postale a mezzo:
In mancanza di scelta da parte del lavoratore, in forza dell’obbligo di legge, il datore di lavoro potrà procedere al pagamento scegliendo una delle opzioni previste. L’obbligo riguarda tutti gli elementi della retribuzione previsti dal contratto individuale e collettivo applicabile al rapporto di lavoro.
In caso di violazione, al datore di lavoro o committente si applica la sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da 1.000 euro a 5.000 euro.
Scarica la guidaIl progetto FILA è solo uno degli ultimi bandi erogati dalla Regione per permettere il reinserimento lavorativo a persone attualmente senza lavoro, in particolare per favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo, per sostenere le persone a rischio di disoccupazione di lunga durata.
Al programma possono aderire i lavoratori che sono:
Le imprese con sede legale od operativa nella Regione Campania potranno presentare i progetti relativi alle azioni:
La Work Experience è l’esperienza di formazione pratica per l’acquisizione di qualifiche di approfondimento tecnico, di specializzazione. Realizzare una work experience significa acquisire delle esperienze in situazioni lavorative, svolgere attività pratica in azienda finalizzata all’acquisizione di competenze tecnico professionali per rafforzare i profili professionali dei destinatari per un loro reinserimento lavorativo.
Al termine di questa esperienza, se non viene proposto un contratto di lavoro presso l’azienda ospitante, dovrà essere assicurato un intervento di supporto nella ricerca di lavoro, per l’attivazione di un futuro rapporto di lavoro a tempo indeterminato/determinato minimo di 24 mesi. Un vero e proprio contratto di somministrazione di almeno 9 mesi, con l’obiettivo di realizzare l’inserimento lavorativo dei destinatari promuovendo: interventi di orientamento, scouting delle opportunità occupazionali, tutoring, matching.
Le tipologie di attività pratiche attivabili dall’impresa per un massimo di 6 mesi sono due:
Le aziende possono usufruire di benefici economici legati all’inserimento dei lavoratori che presentano i requisiti. Il bonus previsto dalle aziende è pari a:
L’incentivo è erogabile per l’intero importo, purché il relativo contratto di lavoro preveda un orario settimanale pari o superiore al 75% dell’orario settimanale stabilito dal CCNL. In caso di orario ridotto, l’importo dell’incentivo sarà ricalcolato in maniera proporzionale. L’erogazione degli incentivi è vincolata al mantenimento del rapporto lavorativo, tra le parti, di almeno 24 mesi.
Altri incentivi alle assunzioni sono regolati dai nuovi decreti ANPAL per il Mezzogiorno e per i Neet 2018, riservati agli assunti a tempo indeterminato e/o con apprendistato professionalizzante rispettivamente fino ai 34 e 29 anni di età.
Vuoi sapere come fare per accedervi? Vuoi ulteriori informazioni? Utilizza il nostro form di contatto, o invia un’email a frontoffice@alden.it oppure segui la nostra pagina Facebook per saperne di più sulle nuove agevolazioni.
Il Jobs Act ha apportato alcune modifiche in materia NASpI con la riduzione del beneficio contributivo in favore dei datori di lavoro che assumono/trasformano, con contratto a tempo pieno e indeterminato, lavoratori in godimento dell’indennità NASpI (ex ASpI) con l’obiettivo di dare corpo a interventi in favore della ricollocazione lavorativa di soggetti privi di occupazione.
Lavoratori destinatari dell’Assicurazione sociale per l’impiego, ossia soggetti che – avendo inoltrato istanza di concessione – abbiano titolo alla prestazione ma non l’abbiano ancora percepita. L’incentivo è accessibile anche in caso di trasformazione a tempo pieno e indeterminato di un rapporto a termine già instaurato con un lavoratore, titolare di indennità NaSpI, al quale sia stata sospesa la corresponsione della prestazione in conseguenza della sua occupazione a tempo determinato.
Tutti i datori di lavoro comprese le cooperative che instaurano con soci lavoratori un rapporto di lavoro in forma subordinata ex art. 1, co. 3, legge n. 142/2001. *
*Il socio lavoratore di cooperativa stabilisce con la propria adesione o successivamente all’instaurazione del rapporto associativo un ulteriore e distinto rapporto di lavoro, in forma subordinata o autonoma o in qualsiasi altra forma, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata non occasionale, con cui contribuisce comunque al raggiungimento degli scopi sociali. Dall’instaurazione dei predetti rapporti associativi e di lavoro in qualsiasi forma derivano i relativi effetti di natura fiscale e previdenziale e tutti gli altri effetti giuridici rispettivamente previsti dalla presente legge, nonché, in quanto compatibili con la posizione del socio lavoratore, da altre leggi o da qualsiasi altra fonte.
Ai datori di lavoro è concesso, per ogni mensilità di retribuzione corrisposta, un contributo mensile pari al 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore. La concessione dell’agevolazione è subordinata al rispetto della disciplina comunitaria degli aiuti “de minimis” ovvero degli ulteriori regolamenti comunitari di settore in materia.
Il beneficio in esame non può superare la durata dell’indennità NaSpI che sarebbe ancora spettata al lavoratore che viene assunto. Durata da determinarsi con riferimento alla decorrenza iniziale dell’indennità stessa.
Come da istruzioni INPS
La Regione Campania ha firmato il decreto che dà vita all’intervento “Garanzia Over”, misura con la quale si potenzia il “programma ricollocami” per favorire il reinserimento nelle aziende campane dei lavoratori espulsi dai cicli produttivi. Alle misure, “Programma ricollocami” e “Garanzia Over” sono interessati i lavoratori di qualsiasi età che sono stati percettori di ammortizzatori sociali, quali l’indennità di disoccupazione Naspi, l’Asdi (o assegno di disoccupazione), la Dis-Col per i collaboratori e la cassa integrazione (ordinaria, straordinaria o CIG in deroga).
La misura si inserisce all’interno del più ampio programma regionale “Ricollocami” e intende promuovere il rilancio delle aree di crisi industriali della Campania.
BENEFICIARI
Garanzia Over, dotata di uno stanziamento di 20 milioni di euro, è rivolta ai datori di lavoro delle aziende campane interessati a inserire nel proprio personale soggetti residenti nel territorio regionale che sono stati destinatari di ammortizzatori sociali in deroga per le annualità 2012, 2013 e 2014, e sono attualmente disoccupati e privi di sostegno al reddito (lavoratori disoccupati, espulsi dai cicli produttivi e che hanno percepito ammortizzatori sociali).
AGEVOLAZIONI
L’intervento prevede:
Il programma prevede la possibilità di fruire di servizi di orientamento specialistico e di accompagnamento al lavoro, oltre che il rilascio del libretto formativo del cittadino, e cioè lo strumento di registrazione delle competenze acquisite durante la formazione in apprendistato o in contratto di inserimento, la formazione specialistica, la formazione continua, le competenze acquisite in modo non formale e informale secondo le norme europee in materia di apprendimento permanente, purché riconosciute e certificate
Dal 2016, si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretizzano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro.
Gli unici contratti di collaborazione esclusi da queste presunzioni assolute di subordinazione sono:
Una attenzione particolare dovrà essere tenuta, dall’azienda, al fine di evitare alcuni indici che possono inquadrare l’attività in un rapporto di lavoro subordinato:
Stabilizzazione di rapporti di collaborazione
In relazione a rapporti di collaborazione (co.co.co., co.co.pro. partita IVA), se l’azienda volesse stabilizzare il lavoratore, sempre dal 1° gennaio 2016 sarà possibile assumere ex collaboratori a tempo indeterminato, senza l’applicazione delle sanzioni amministrative collegate all’erronea qualificazione del rapporto di lavoro precedentemente sottoscritto. E’ necessario che le parti sottoscrivano un accordo in sede protetta (Direzione del Lavoro, Sindacati/Associazioni datoriali o Commissione di Certificazione) nel quale:
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.