Contratto di Sviluppo turistico Regione Campania
Il contratto di Sviluppo Invitalia sostiene gli investimenti di grandi dimensioni nel settore turistico.
Il contratto di Sviluppo Invitalia sostiene gli investimenti di grandi dimensioni nel settore turistico.
Con il Contratto di Sviluppo, Invitalia sostiene gli investimenti di grandi dimensioni nel settore agroindustriale. L’investimento complessivo minimo richiesto è di 20 milioni di euro, in quanto utilizzeremo la procedura dell’Accordo di Sviluppo. Ogni impresa partecipante deve realizzare un investimento minimo di 1.500.000,00 €.
• creazione di nuova unità produttiva;
• ampliamento unità produttiva esistente;
• riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti aggiuntivi;
• ristrutturazione di un’unità produttiva esistente.
• suolo aziendale e sua sistemazione (max del 10% dell’investimento complessivo
ammissibile);
• opere murarie ed impiantistica assimilata (max del 40% dell’investimento complessivo ammissibile);
• macchinari ed attrezzature varie;
• progettazione e Studi (max 4% dell’investimento complessivo ammissibile);
• servizi reali quali programmi informatici, brevetti, software, licenze esterne, consulenze tecniche esterne;
• spese di ricerca e sviluppo.
L’investimento copre il 75% dell’investimento ammissibile.
Per tutte le Imprese:
45% in c/ impianti (a fondo perduto)
30% finanziamento a tasso agevolato (tasso zero)
In riferimento agli immobili interessati dall’iniziativa, bisogna acquisire una perizia giurata (redatta da un tecnico abilitato ed iscritto ad albo professionale, non incluso nella
compagine sociale, né riconducibile al suo organigramma), da quale evincere:
• l’ articolazione dell’iter autorizzativo da intraprendere in via preliminare all’attuazione del programma, con indicazione degli eventuali pareri e/o nulla osta da parte di
amministrazioni o enti, ovvero dei titoli autorizzativi necessari;
• l’ esplicita dichiarazione del tecnico circa l’inesistenza di motivi ostativi al rilascio dei medesimi necessari titoli autorizzativi;
• le informazioni circa l’eventuale avvenuto avvio del citato iter autorizzativo, con indicazione dei titoli già conseguiti.
Per essere ammessi alle agevolazioni, i programmi devono rispettare almeno una delle seguenti condizioni:
• previsione di recupero e riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate nell’ambito del programma;
• idoneità del programma di realizzare/consolidare sistemi di filiera diretta e allargata;
• presenza di un significativo impatto occupazionale e capacità di attivare occupazione incrementale;
• introduzione di rilevanti innovazioni di prodotto o di processo;
• rilevante presenza sui mercati esteri e la possibilità di attrarre investimenti esteri.
• presentazione della domanda;
• realizzazione dei progetti dal giorno successivo presentazione della domanda;
• tempi di esito progetto: Sarà seguita la procedura di Accordo di Sviluppo la quale fornisce premialità nell’ordine cronologico di valutazione;
• risultato dell’istruttoria: Entro 90 giorni dalla comunicazione di avvio del procedimento.
Per maggiori informazioni sul Contratto di Sviluppo e per rimanere sempre aggiornato sulle agevolazioni disponibili per la tua impresa, compila il form qui sotto.
Sei un estetista o un parrucchiere/a e vorresti metterti in proprio? Scopri come fare con resto al sud!
Resto al sud è l’agevolazione di Invitalia che ha l’ obiettivo di sostenere i giovani meridionali che vogliono avviare una nuova attività senza lasciare la propria terra.
L’agevolazione interessa le seguenti regioni:
Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna.
Possono partecipare a resto al sud i giovani tra i 18 ed i 45 anni che risiedono nelle regioni elencate sopra.
Due cose molto importanti da sapere prima di partecipare: per poter richiedere l’agevolazione non bisogna essere stati già titolari di altre attività di impresa (quindi titolari di partita Iva o legali rappresentanti di società) alla data del 21/06/2017. Qualora, invece, si abbia un contratto a tempo indeterminato bisogna essere disposti a lasciare il proprio lavoro in caso di aggiudicazione dell’agevolazione.
Per quanto riguarda i servizi alla persona, le imprese finanziabili sono: lavanderia, tintoria, parrucchiere, istituti di bellezza, centro estetico, manicure, pedicure, studio di tatuaggi, toletta per animali, centro benessere, palestra.
Resto al sud assegna € 50.000 per ciascun socio fino ad un massimo di € 200.000 nel caso di progetti presentati da 4 persone fisiche.
I € 50.000 che sono assegnati al singolo socio sono suddivisi in base alle seguenti percentuali:
Se per esempio vuoi aprire un centro estetico insieme ad una socia, potrete richiedere in tutto € 100.000. Di questi, € 35.000 vi verranno assegnati a fondo perduto e non dovranno essere rimborsati mentre i restanti € 65.000 vi saranno erogati tramite un finanziamento a tasso zero della durata di 8 anni e con due anni di pre ammortamento.
La dotazione finanziaria complessiva è di 1,25 miliardi di euro. Resto al sud non ha scadenze, i fondi saranno disponibili fino ad esaurimento.
Spese coperte da resto al sud
Le tasse e le imposte IVA invece, sono a carico del beneficiario delle agevolazioni.
Cosa devi fare per presentare la domanda
È possibile presentare la domanda solo online sul sito di Invitalia.
Per farlo è necessario:
Hai bisogno di aiuto per redigere al meglio la tua domanda?
L’8, il 15 e il 22 febbraio la consulenza è gratuita: i professionisti Alden saranno pronti a dare assistenza personalizzata a chi è incuriosito dalla sfida di resto al sud, a chi ha già un’ idea di impresa e vorrebbe realizzarla e in generale per qualsiasi informazione sulle agevolazioni resto al sud.
Contattaci mandando una mail a agevolazioni@alden.it oppure telefona al numero 089 441098.
Prenota la tua consulenza gratuita
C’è tempo fino alle ore 12.00 del 10 settembre 2018 per rispondere alla call e presentare il proprio progetto di business sul turismo enogastronomico. Il MiBACT ha dichiarato il 2018 “Anno del Cibo italiano”. Questo contesto rende quindi la sfida un’opportunità per chi vuole misurarsi con un tema di grande attualità in chiave di valorizzazione turistica.
La call permetterà di selezionare i 20 migliori progetti che parteciperanno, il 20 e il 21 settembre, all’Accelerathon di Torino sul tema “Food&Wine Tourism”. In una full immersion di 36 ore, i 20 startupper lavoreranno insieme a tutor e mentor di Invitalia per “accelerare” lo sviluppo dei loro progetti in grado di elevare la qualità e il tasso di innovazione del turismo enogastronomico e per migliorare le capacità del team di presentare il progetto a potenziali investitori/partner/clienti.
Al termine dell’Accelerathon una giuria nominata dal Ministero dei Beni culturali e da Invitalia premierà le 10 migliori startup con un sostegno finanziario: ciascuna di esse riceverà una somma di 10.000 euro da utilizzare per lo sviluppo del progetto imprenditoriale.
Esperienza Turistica, Marketing & Export e Territorio, i temi sui quali viene chiesto agli startupper di lavorare per elaborare proposte in grado di creare valore per:
Novità per l’assegnazione del voucher per la digitalizzazione, misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico. Il Ministero ha prorogato il termine per l’ultimazione dei progetti e delle relative spese. Il termine per l’ultimazione delle spese progettuali connesse agli interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e ammodernamento tecnologico è stato fissato al 14 dicembre 2018. Contestualmente, il termine ultimo per la presentazione delle richieste di erogazione è prorogato al 14 marzo 2019.
Resta ferma la possibilità per le imprese di presentare le richieste di erogazione a partire dal 14 settembre 2018.
Alle imprese ricordiamo che:
Ricordiamo, poi, di pagare i fornitori tramite bonifico bancario SEPA, con casuale “Bene acquistato ai sensi del Decreto MISE 23 settembre 2014“. I fornitori dovranno sottoscrivere una liberatoria relativa alle attività, i servizi o i beni forniti.
Novità per l’assegnazione del voucher per la digitalizzazione, misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico. Il Ministero ha pubblicato, sul proprio sito, gli importi delle imprese ammissibili (qui quello per le imprese della regione Campania).
A tutte le imprese seguite da Alden è stato riconosciuto l’intero importo richiesto.
Alle imprese ricordiamo che:
Ricordiamo, poi, di pagare i fornitori tramite bonifico bancario SEPA, con casuale “Bene acquistato ai sensi del Decreto MISE 23 settembre 2014“. I fornitori dovranno sottoscrivere una liberatoria relativa alle attività, i servizi o i beni forniti.
Con questo nuovo bando la Regione Campania intende stimolare la partecipazione qualificata delle imprese campane a progetti per la ricerca e l’innovazione, con l’obiettivo di valorizzare quelli di qualità e di aumentare la competitività del sistema industriale e produttivo regionale, attraverso il trasferimento sul mercato dei risultati della ricerca. È previsto un contributo a fondo perduto fino al 70%.
In particolare, con l’avviso la Regione intende finanziare le seguenti attività di innovazione tecnologica:
Possono presentare le proposte per l’accesso ai finanziamenti previsti dal presente Avviso, le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che siano costituite alla data di presentazione della domanda, esclusivamente in forma singola, per la Fase 1, e in forma singola o associata, per la Fase 2.
Per «studio di fattibilità» (fase 1) si intende “la valutazione e l’analisi del potenziale di un progetto, finalizzate a sostenere il processo decisionale individuando in modo obiettivo e razionale i suoi punti di forza e di debolezza, le opportunità e i rischi, nonché a individuare le risorse necessarie per l’attuazione del progetto e, in ultima analisi, le sue prospettive di successo”. Per la realizzazione delle attività previste dalla Fase 1, i costi ammissibili corrispondono ai costi dello studio di fattibilità:
I progetti (fase 2) riguardano la ricerca industriale, cioè la ricerca pianificata o le indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o per apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti e lo sviluppo sperimentale, che riguarda l’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati.
Per la realizzazione delle attività previste dalla Fase 2 del presente Avviso, possono essere finanziate le spese seguenti:
I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili per:
Per gli studi di fattibilità (Fase 1), l’agevolazione non deve superare:
Per i progetti di trasferimento tecnologico (Fase 2), l’intensità di aiuto per ciascun beneficiario non supera:
L’intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata di 15 punti percentuali, fino a un’intensità massima dell’80% dei costi ammissibili, se il progetto soddisfa una delle seguenti condizioni:
La domanda potrà essere presentata a partire dal 5 luglio 2018 e fino ad esaurimento fondi
Vuoi sapere come fare per partecipare? Vuoi ulteriori informazioni? Utilizza il nostro form di contatto, o invia un’email a frontoffice@alden.it oppure segui la nostra pagina Facebook per saperne di più sulle nuove agevolazioni.
Fissa un appuntamentoApprovato il Piano operativo annuale di promozione dell’attività cinematografica ed audiovisiva, in attuazione della Legge regionale 17 ottobre 2016, n. 30 “Cinema Campania. Norme per il sostegno, la produzione, la valorizzazione, e la fruizione della cultura cinematografica ed audiovisiva”, e del Piano Triennale.
Il bando Cinema sostiene tre linee d’azione:
Sezione 1
a) Imprese con sede in uno in uno degli stati appartenenti allo Spazio Economico Europeo (SEE) che, alla data di presentazione dell’istanza, esercitino l’attività di produzione di opere cinematografiche e/o audiovisive, vale a dire le imprese la cui attività primaria o secondaria sia la produzione cinematografica, di video, di programmi televisivi e di film (codici ATECO 59.11 o 59.12 se le imprese hanno sede in Italia)
b) Per progetti “low budget” della categoria “B” che presentano un costo di produzione inferiore a € 50.000 di cui all’art. 1 comma 3, oltre alle imprese indicate alla precedente lettera a), anche le associazioni culturali che non esercitano attività d’impresa
Sezione 2
Soggetti pubblici o privati che operano nel settore del cinema e dell’audiovisivo senza fini di lucro, costituiti in qualsiasi forma giuridica, comprese le università che realizzano iniziative di promozione della cultura cinematografica e audiovisiva. Non sono ammissibili le istanze presentate da persone fisiche e imprese, a esclusione delle società cooperative.
Sezione 3
Imprese, anche di nuova costituzione, che esercitano l’attività di proiezione cinematografica (Codice ATECO 59.14.00) nel territorio regionale, sotto qualsiasi forma giuridica, incluse le associazioni e le fondazioni laddove esercitino un’attività di impresa regolarmente iscritta nel Registro Imprese con il codice ATECO 59.14.00.
Sezione 1
Le categorie di intervento sono due:
Sono considerati progetti “low budget”:
Sezione 2
Sezione 3
Sezione 1
Sezione 2
Il contributo concesso non può superare il 70% delle spese ammissibili.
Sezione 3
Il contributo non potrà superare l’importo massimo di € 50.000,00 per gli interventi di cui all’art. 1 lettere a) e b) e di € 12.000,00 per gli interventi di cui alle successive lettere c), d), e) dello stesso art.1.
Le imprese cinematografiche e le associazioni del comparto cinema ed audiovisive, possono presentare domanda per la sezione di interesse, produzioni cinematografiche, festival, rassegne e premi cinematografici, promozione della cultura cinematografica, sostegno all’esercizio, entro il 21 giugno 2018.
Vuoi sapere come fare per partecipare? Vuoi ulteriori informazioni? Utilizza il nostro form di contatto, o invia un’email a frontoffice@alden.it oppure segui la nostra pagina Facebook per saperne di più sulle nuove agevolazioni.
Fissa un appuntamentoCome ogni anno vengono destinati finanziamenti a fondo perduto, fino al 65%, per chi investe sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori. Il bando Isi Inail ha l’obiettivo:
Per il 2018 sono stati destinati 60 milioni di € dall’INAIL come contributo alle aziende per la rimozione dell’amianto nell’anno 2017. Per la Campania, la dotazione regionale è di 4.916.721,00 Euro.
Fissa un appuntamentoDestinatarie del finanziamento sono le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale e iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato.
Per essere considerati ammissibili, i soggetti destinatari non devono aver ottenuto il provvedimento di ammissione al finanziamento per uno degli Avvisi ISI 2014, 2015, 2016 né per il Bando FIPIT 2014.
Gli interventi di bonifica da Materiali Contenenti Amianto (MCA) finanziabili sono unicamente quelli relativi alla rimozione con successivo trasporto e smaltimento, anche previo trattamento in impianto autorizzato, in discarica autorizzata. Sono quindi esclusi dal finanziamento gli interventi di rimozione non comprendenti lo smaltimento, quelli di incapsulamento o confinamento e, infine, il mero smaltimento di MCA già rimossi.
In particolare, i progetti possono riguardare:
Gli interventi devono essere effettuati presso il luogo di lavoro nel quale l’impresa richiedente esercita la propria attività. Per quanto riguarda la bonifica delle strutture edili sono esclusi gli interventi su strutture delle quali l’impresa richiedente detiene la proprietà ma che ha dato in locazione ad altra azienda. Questa esclusione vale anche nel caso in cui in tali strutture operi, occasionalmente o stabilmente, personale dell’impresa richiedente. Pertanto, nel caso di locazioni parziali di immobili, sarà finanziata la sola quota parte dei lavori riguardante la porzione di immobile non locata e utilizzata direttamente dai dipendenti dell’impresa richiedente. Sono invece ammessi gli interventi richiesti dall’azienda locataria dell’immobile oggetto dell’intervento.
Con riferimento alla Tipologia di intervento E), la rimozione di coperture in MCA deve riguardare l’intero immobile ad eccezione del caso di locazione parziale sopra descritto, nel quale è ammissibile la rimozione parziale della copertura. Nel rispetto di tale condizione, qualora l’impresa richiedente eserciti la propria attività in più edifici facenti capo alla medesima unità produttiva è ammissibile la rimozione anche solo da uno o più di essi.
Sull’importo delle spese ritenute ammissibili è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del 65%. Il finanziamento è calcolato sulle spese sostenute al netto dell’IVA.
Il finanziamento massimo erogabile è pari a 130.000,00 Euro e il finanziamento minimo ammissibile è pari a 5.000,00 Euro.
Accesso alla procedura online e compilazione della domanda a partire dal 19 aprile 2018 e inderogabilmente fino alle ore 18:00 del giorno 31 maggio 2018.
Dal 7 giugno 2018 i soggetti destinatari che hanno raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista (120 punti) potranno accedere all’interno della procedura informatica per effettuare il download del proprio codice identificativo che li identificherà in maniera univoca.
Le imprese potranno inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al finanziamento, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda e ottenuto mediante la procedura di download. Le date e gli orari dell’apertura e della chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande saranno pubblicati a partire dal 7 giugno 2018.
Vuoi sapere come fare per partecipare? Vuoi ulteriori informazioni? Utilizza il nostro form di contatto, o invia un’email a frontoffice@alden.it oppure segui la nostra pagina Facebook per saperne di più sulle nuove agevolazioni.
Fissa un appuntamentoL’Accordo di programma, sottoscritto tra il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Campania e Invitalia, è finalizzato al rilancio delle attività imprenditoriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento nel territorio dei Comuni della Regione Campania compresi nell’area di crisi industriale di Acerra (qui l’elenco).
Le domande di agevolazione debbono essere presentate da imprese già costituite in forma di società di capitali; le società cooperative e le società consortili.
I soggetti beneficiari si impegnano a:
Le iniziative imprenditoriali devono prevedere la realizzazione:
L’ammontare complessivo delle risorse è pari a 6.300.000 euro.
Le iniziative imprenditoriali debbono prevedere programmi di investimento con spese ammissibili di importo non inferiore a 1.500.000 euro.
Il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili. Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 15 giugno 2018.
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