Jobs Act Matteo Renzi promuove il rilancio dell’occupazione

Gazzetta Ufficiale pubblicato il decreto Jobs Act Matteo Renzi punta al rilancio dell’occupazione.

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Jobs Act Matteo Renzi promuove il rilancio dell’occupazione con l’entrata in vigore della nuova disciplina dei contratti a termine.

Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese, lo prevede il decreto legge 20 marzo 2014, n. 34 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 66.

La riforma del lavoro jobs act Matteo Renzi ritiene che sia la giusta soluzione per l’occupazione. Il decreto prevede la semplificazione delle disposizioni in materia di contratto di lavoro a termine, di contratto di apprendistato, di contratti di solidarietà ed in materia di documento unico di regolarità contributiva.

Jobs Act Matteo Renzi e la semplificazione delle disposizioni in materia di contratto di lavoro a termine.

Per il contratto a termine si prevede

  • l’elevazione da 12 a 36 mesi della durata del primo rapporto di lavoro a tempo determinato per il quale non è richiesto il requisito della cosiddetta causalità, fissando il limite massimo del 20% per l’utilizzo dell’istituto
  • la possibilità di prorogare anche più volte il contratto a tempo determinato entro il limite dei tre anni, sempre che sussistano ragioni oggettive e si faccia riferimento alla stessa attività lavorativa.

Jobs Act Matteo Renzi e la semplificazione delle disposizioni in materia di contratto di apprendistato.

Per il contratto di apprendistato si prevede

  • il ricorso alla forma scritta per il solo contratto e patto di prova (e non, come attualmente previsto, anche per il relativo piano formativo individuale) e l’eliminazione delle attuali previsioni secondo cui l’assunzione di nuovi apprendisti è necessariamente condizionata alla conferma in servizio di precedenti apprendisti al termine del percorso formativo.
  •  la retribuzione dell’apprendista, per la parte riferita alle ore di formazione, sia pari al 35% della retribuzione del livello contrattuale di inquadramento.
  • Per il datore di lavoro viene eliminato l’obbligo di integrare la formazione di tipo professionalizzante e di mestiere con l’offerta formativa pubblica, che diventa un elemento discrezionale.

Jobs Act Matteo Renzi e la semplificazioni in materia di documento di regolarità contributiva

Smaterializzazione del Documento unico di regolarità contributiva (DURC): l’attuale sistema che impone ripetuti adempimenti burocratici alle imprese viene superato da una verifica della regolarità contributiva nei confronti dell’INPS, dell’INAIL e,  nei confronti delle Casse edili per le imprese tenute ad applicare i contratti del settore dell’edilizia, per via telematica in tempo reale.

Jobs Act Matteo Renzi consulta il testo integrale del decreto legge