Lazio: aiuti per l’imprenditoria giovanile
La Regione Lazio prevede 3.500.000 euro per finanziare percorsi formativi a sostegno dell’imprenditoria giovanile e per incrementare la nascita di nuove imprese e start up.
Scopriamo chi e come può accedere al sostegno nella creazione di una start up.
DESTINATARI
Il bando è rivolto ai giovani, che vogliono intraprendere la carriera imprenditoriale con l’apertura di una nuova impresa, in possesso dei seguenti requisiti:
- età compresa tra i 18 e i 29 anni;
- aver aderito al programma Garanzia Giovani;
- appartenere alla categoria dei cosiddetti NEET – Not in Education, Employment or Training, ovvero non essere iscritti a scuola né all’università, non lavorare e non seguire corsi di formazione, compresi i tirocini extracurriculari;
- aver scelto, nell’ambito del Patto di Servizio (PdS) e relativo Piano di Azione Individuale (PAI), presso un CPI del Lazio, la misura relativa all’Avviso in oggetto.
I beneficiari (soggetti proponenti) per richiedere il finanziamento devono essere accreditati per il servizio facoltativo specialistico “avviamento a un’iniziativa imprenditoriale” di cui alla DGR 198/2014 e smi, art. 1, co. 3, lett. d).
IL PROGRAMMA DI FORMAZIONE DELLA REGIONE LAZIO
I percorsi di accompagnamento all’avvio di impresa e supporto allo start-up di impresa prevedono un affiancamento sia in modalità one-to-one che di gruppo e si dividono nelle seguenti fasi:
- consulenza (coaching e counseling finalizzati allo sviluppo di un’idea imprenditoriale)
- formazione per la redazione del business plan
- affiancamento nella fase dello start-up;
- accompagnamento per l’accesso al credito e alla finanziabilità;
- servizi a sostegno della costituzione di impresa/attività di lavoro autonomo (informazioni su adempimenti burocratici e amministrativi, supporto alla ricerca di partner tecnologici e produttivi etc.)
SETTORI SUPPORTATI
I settori previsti dal bando sono inerenti alla produzione di beni, alla fornitura di servizi e al commercio ad esempio:
- servizi per l’ambiente;
- associazioni e società di professionisti;
- manifatturiere e artigiane;
- turismo e servizi culturali e ricreativi;
- commercio al dettaglio e all’ingrosso, anche in forma di franchising;
- servizi alla persona;
- servizi ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);
- risparmio energetico ed energie rinnovabili;
- servizi alle imprese;
- trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ad eccezione dei casi di cui all’art. 1.1, lett. c), punti i) e ii) del Reg. UE n. 1407/2013. Sono esclusi i settori della pesca e della sanità.
MODALITA’
Si potrà inoltrare domanda secondo modalità “a sportello”, ossia sino alla disponibilità dei fondi.