Fondo crescita sostenibile
FONDO CRESCITA SOSTENIBILE- Anticipazioni
Il Fondo Crescita Sostenibile è il primo strumento nazionale di incentivazione alle imprese. costituito con il DL n. 83 del 22 giugno 2012 per facilitare la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, rafforzamento della struttura produttiva, internazionalizzazione delle aziende.
Ad oggi 400 milioni di euro sono i fondi assegnati a dicembre 2014 dal Ministero dello Sviluppo Economico a due bandi che finanziano grandi progetti di innovazione nei settori industriali e ICT per un importo minimo di spesa pari a 5 milioni di euro.
Il primo bando del Fondo Crescita Sostenibile aveva una dotazione finanziaria di 300 milioni di euro e ad ottobre 2014 il ministero ha ricevuto circa 270 progetti.
Attualmente, Il MISE con uno stanziamento di 300 milioni di euro valido per tutto il territorio nazionale vuole incentivare le imprese nel realizzare programmi di ricerca e sviluppo in determinati ambiti tecnologici.
Nel particolare sono ammissibili le imprese di qualsiasi dimensione, anche agroindustriali, che svolgono:
- un’attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi o un’attività di trasporto;
- le imprese artigiane;
- i centri di ricerca o gli organismi di ricerca.
I progetti possono essere presentati singolarmente o in aggregazione con massimo tre soggetti stipulanti un contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione.
Ambiti tecnologici
Sono ammissibili i progetti di ricerca e sviluppo nei seguenti ambiti:
- tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
- nanotecnologie;
- materiali avanzati;
- biotecnologie;
- fabbricazione e trasformazione avanzate;
- spazio;
- tecnologie per:
- migliorare la salute e il benessere della popolazione, la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari e favorire lo sviluppo di bioindustrie sostenibili e competitive;
- realizzare la transizione verso un sistema energetico affidabile, sostenibile e competitivo;
- realizzare un sistema di trasporti intelligenti, ecologici e integrati;
- consentire la transizione verso un’economia verde grazie all’innovazione ecocompatibile.
Come Accedervi?
Inseguito alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei decreti ministeriali del 15 ottobre 2014, il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato due bandi. Sono interventi che possono contare su una copertura finanziaria pari, rispettivamente, a 150 e 250 milioni di euro per progetti di ricerca e sviluppo in ICT e industria sostenibile.
I contenuti dei bandi
Il primo dei due bandi va a promuovere progetti che impiegano il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione, la crescita economica e occupazionale e la competitività. Un risultato reso possibile grazie all’impiego di un mercato digitale unico fondato su Internet veloce e superveloce. I progetti di ricerca e sviluppo devono avere un significativo impatto in merito allo sviluppo del sistema produttivo e dell’economia del Paese.
Per quanto attiene invece al secondo bando, verranno finanziati i progetti tesi alla prosecuzione di un obiettivo di crescita sostenibile, così da promuovere un sistema economico efficiente dal punto di vista delle risorse.
Le proposte, proprio come per il bando precedente, devono implicare l’impiego di tecnologie abilitanti fondamentali e un rapido impatto sulla competitività e immediate applicazioni industriali.
La richiesta dei contributi può essere inoltrata da parte di centri di ricerca e imprese, incluse le start up innovative. In merito a entrambi i bandi abbiamo una serie di condizioni da rispettare, queste le principali:
- le spese ammissibili non devono essere inferiori a 5 milioni di euro, nè superiori a 40 milioni;
- gli incentivi, nella forma del finanziamento agevolato, coprono il 60% delle spese ammissibili per le piccole e medie imprese e il 50% per quelle di grandi dimensioni;
- in aggiunta al finanziamento è concessa un’agevolazione nella forma del contributo diretto alla spesa, fino al 15% delle spese ammissibili per le PMI e fino al 10 per cento per le grandi imprese.
Fondo crescita sostenibile, il processo di accesso agli incentivi
Le domande devono essere presentate nel rispetto di termini che saranno definiti con successivi provvedimenti dal Direttore generale per gli incentivi alle imprese del MISE. Il dicastero ha comunque già indicato la procedura da seguire per godere degli incentivi.
Vi sono più fasi da rispettare: istanza preliminare, domanda di agevolazione, procedura negoziale tra Ministero dello Sviluppo economico e soggetto proponente, e domanda definitiva.
Istanza preliminare. Quanti sono interessati ai contributi sono chiamati a presentare un’istanza preliminare al Ministero, che andrà verrà esaminata da un comitato competete in fatto di ricerca e innovazione.
Il comitato esprimerà una valutazione complessiva di massima in merito all’ammissibilità del progetto. La seconda fase è la domanda di agevolazione. La valutazione espressa dal comitato non rappresenta per il richiedente alcun diritto per l’accesso agli aiuti.
Entro tre mesi da quando è stata pubblicata sul portale Web del Ministero la valutazione di ammissibilità, il richiedente dovrà inoltrare la domanda di accesso alle agevolazioni (inclusa di proposte progettuali e relativa documentazione).
In merito a entrambi i bandi, il richiedente potrà presentare una sola domanda nello spazio di 365 giorni. Si passa così alla fase di negoziazione. Nell’arco di 70 giorni dal momento della presentazione della domanda di agevolazione, il gestore inoltrerà le risultanze istruttorie al Ministero dando un giudizio di ammissibilità alla fase negoziale. Esito che sarà comunicato anche al richiedente.
Il processo negoziale andrà ad appurare le specifiche tecniche e i parametri del progetto. Solo una volta terminata anche questa fase, possiamo raggiungere la proposta definitiva, che deve essere trasmessa entro 30 giorni dal momento della sottoscrizione del verbale da parte del Ministero.