CREDITO D’IMPOSTA PER IL SUD

La manovra di bilancio ha prorogato la chance di usufruire del credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno anche per il biennio 2021-2022. Esso è operativo dal 2016 e fu introdotto dalla legge di stabilità per agevolare gli investimenti in beni strumentali nuovi in: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
I beneficiari di tale agevolazione sono tutti i soggetti titolari di reddito di impresa, a prescindere dalla natura giuridica, che effettuano nuovi investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive nelle Regioni del Mezzogiorno.

Tuttavia, non trova applicazione per:

  • le imprese in difficoltà;
  • le imprese che operano nei seguenti settori: industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e infrastrutture, produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche. Non da ultimo anche i settori creditizi, finanziari e assicurativi.

Quanto ai beni agevolabili, la normativa resta invariata. Per cui, sono agevolabili i beni rientranti in un progetto di investimento iniziale (realizzazione di un nuovo stabilimenti e/o ampliamento di uno già esistente o diversificazione della produzione) di macchinari e attrezzature varie, acquistati anche tramite leasing
La misura del credito usufruibile varia in base alla dimensione dell’impresa e delle Regioni del Mezzogiorno. In particolare, per tutte le Regioni eccetto Abruzzo e Molise, il credito è pari al 45% per le piccole imprese; 35% per le medie imprese;25% per le grandi imprese. Per le Regioni: Abruzzo e Molise la percentuale è rimodulata al 30% per le piccole imprese, 20% per le medie e 10% per le grandi imprese.