Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica è un incentivo che sostiene la realizzazione di interventi finalizzati a garantire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.Maggiori informazioni
Il 2019 è l’anno delle agevolazioni fiscali perinvestimenti in PMI innovative, è infatti stato firmato dai Ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico il decreto che riconosce incentivi a favore di qualsiasi soggetto, IRPEF o IRES, che investe nel capitale sociale di piccole e medie imprese e startup innovative.
Le micro, le piccole e le medie imprese (PMI) costituiscono il motore dell’economia europea. Sono essenziali per la creazione di posti di lavoro e per la crescita economica e assicurano la stabilità sociale.
Scopriamone di più su quelle che operano nel campo dell’innovazione tecnologica.
Sai cosa sono le PMI Innovative?
La PMI innovativa è stata introdotta dall’articolo 4 del D.L. n.3/2015 e fa riferimento alle piccole e medie imprese costituite da meno di 250 persone e il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.
I requisiti delle PMI innovative
Tali imprese devono essere iscritte ad una sezione speciale del Registro delle imprese e devono rispondere ai seguenti requisiti:
essere costituite come società di capitali anche in forma cooperativa;
avere sede principale in Italia, o in altro Paese membro dell’U.E. o in Stati aderenti all’accordo sullo Spazio Economico Europeo, purché la sede produttiva o una filiale sia in Italia;
disporre della certificazione dell’ultimo bilancio;
non avere azioni quotate in un mercato regolamentato;
non essere iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alla startup innovativa e agli incubatori certificati.
L’aggettivo innovativa è emerso in seguito ed è proprio di tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione, dall’oggetto sociale e dal livello di maturazione.
Per rientrare in questa categoria, una società deve possedere almeno due dei seguenti requisiti:
il 3% dei costi totali deve essere attribuibile a attività di ricerca, sviluppo e innovazione;
almeno un terzo del team deve essere composto da persone in possesso di una laurea magistrale, o almeno un quinto del team deve essere formato da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori;
deve essere proprietaria di una forma di protezione intellettuale o di protezione del software.
Gli incentivi e i vantaggi per le PMI innovative
Per tutte le persone fisiche che investono in PMI innovative, è prevista una detrazione dall’imposta lorda pari al 30%della somma investita, per importo non superiore a 1 milione di euro per ciascun periodo d’imposta; le persone giuridiche, invece, possono dedurre dal proprio reddito complessivo un importo pari al 30% della somma investita, per un importo non superiore a 1,8 milioni di euro.
Viene riconosciuto anche alle PMI innovative l’accesso semplificato al Fondo Centrale di Garanzia che permette, sia a PMI sia a startup, di ridurre sensibilmente l’impatto delle garanzie che devono essere rilasciate dai soci.
Un altro dei vantaggi dello status di PMI innovativa è quello di poter usufruire dell’Equity Crowdfunding, la modalità di raccolta fondi online che prevede finanziamenti alle imprese in cambio dell’acquisto di titoli di partecipazione nelle società.
I professionisti di Alden possono guidarti in tutto il percorso per diventare una PMI innovativa.
Per conoscere tutti gli altri vantaggi e possibili agevolazioni contattaci e richiedi una consulenza per la tua azienda.
Quando si parla di finanza agevolata e di bandi pubblici ci imbattiamo spesso in questa formula: U.L.A ; cosa significa praticamente?
La formula indica le unità lavorative annue, ossia gli occupati complessivamente impiegati in un’azienda nell’arco di un anno. Per occupati si intendono i dipendenti dell’azienda sia a tempo determinato che indeterminato. Sono inclusi nel conteggio degli occupati:
i proprietari gestori
i soci che svolgano regolare attività nell’ impresa
i dipendenti iscritti nel libro matricola dell’impresa.
Sono esclusi dal novero dei dipendenti dell’ impresa:
apprendisti (con contratto di apprendistato)
soggetti con contratti di formazione o inserimento
soggetti posti in cassa integrazione straordinaria
A cosa serve
L’ acronimo è stato creato al fine di standardizzare il numero di ore e giornate lavorative impiegate in una specifica attività.
Accedere a un finanziamento a tasso agevolato significa ottenere un prestito ad un tasso di interesse più conveniente rispetto ai normali tassi di mercato.
Le caratteristiche
Un finanziamento a tasso agevolato viene erogato anticipatamente, deve essere restituito a rate mensili e si distingue da un prestito bancario classico perché si pagano meno interessi. Il più conveniente è il finanziamento a tasso zero che non prevede il pagamento di interessi.
Un esempio pratico
Prendiamo l’ esempio di un finanziamento di 50 mila euro ad un tasso di mercato del 6%. In questo caso oltre ai 50 mila euro da restituire dovranno essere versati 3 mila euro di interessi. Accedere ad un tasso agevolato su quel finanziamento significherà pagare meno interessi: nel caso in cui il tasso agevolato sia del 3% gli interessi da pagare su 50 mila euro ammonteranno a 1500 euro. Il calcolo è approssimativo perché bisogna tenere conto anche della durata del finanziamento e del numero delle rate ma l’esempio serve a chiarire il concetto generale di tasso agevolato.
Quando viene concesso
Queste forme di finanziamento servono a promuovere lo sviluppo e l’avvio di una attività imprenditoriale e sono affiancate di solito da Unione europea, da enti del governo ed agenzie specializzate come ad esempio Invitalia. Le agevolazioni di questo tipo si inseriscono in un piano di sviluppo più ampio: aumentare la competitività dell’economia locale, sostenere l’innovazione delle imprese italiane, contribuire alla crescita del territorio e dei livelli di occupazione. Un esempio di finanziamento a tasso agevolato è rappresentato da Resto al Sud che prevede anche una parte di contributi a fondo perduto (che non dovranno essere restituiti).
Vuoi saperne di più sulla finanza agevolata?
Vuoi ulteriori informazioni? Contattaci al numero 089 441 098 oppure utilizza il nostro form di contatto, o invia un’email a finanza@alden.it
Sei un estetista o un parrucchiere/a e vorresti metterti in proprio? Scopri come fare con resto al sud! Resto al sud è l’agevolazione di Invitalia che ha l’ obiettivo di sostenere i giovani meridionali che vogliono avviare una nuova attività senza lasciare la propria terra.
L’agevolazione interessa le seguenti regioni:
Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna.
Possono partecipare a resto al sud i giovani tra i 18 ed i 45 anni che risiedono nelle regioni elencate sopra.
Due cose molto importanti da sapere prima di partecipare: per poter richiedere l’agevolazione non bisogna essere stati già titolari di altre attività di impresa (quindi titolari di partita Iva o legali rappresentanti di società) alla data del 21/06/2017. Qualora, invece, si abbia un contratto a tempo indeterminato bisogna essere disposti a lasciare il proprio lavoro in caso di aggiudicazione dell’agevolazione.
Per cosa? I progetti e le spese ammissibili
Per quanto riguarda i servizi alla persona, le imprese finanziabili sono: lavanderia, tintoria, parrucchiere, istituti di bellezza, centro estetico, manicure, pedicure, studio di tatuaggi, toletta per animali, centro benessere, palestra.
Come? L’entità e la forma dell’agevolazione
Resto al sud assegna € 50.000 per ciascun socio fino ad un massimo di € 200.000 nel caso di progetti presentati da 4 persone fisiche.
I € 50.000 che sono assegnati al singolo socio sono suddivisi in base alle seguenti percentuali:
35% a fondo perduto
65% finanziamento bancario a tasso zero con garanzia statale dell’80% sul finanziamento.
Se per esempio vuoi aprire un centro estetico insieme ad una socia, potrete richiedere in tutto € 100.000. Di questi, € 35.000 vi verranno assegnati a fondo perduto e non dovranno essere rimborsati mentre i restanti € 65.000 vi saranno erogati tramite un finanziamento a tasso zero della durata di 8 anni e con due anni di pre ammortamento.
Quando? Le scadenze
La dotazione finanziaria complessiva è di 1,25 miliardi di euro. Resto al sud non ha scadenze, i fondi saranno disponibili fino ad esaurimento.
Spese coperte da resto al sud
acquisto di attrezzature nuove per il tuo centro estetico (macchinari per l’estetica, sterilizzatori)
arredi per il tuo salone di bellezza ( divanetti, lettini, bancone)
costi per la ristrutturazione del locale o l’ eventuale fitto
software e realizzazione del sito web
utenze (acqua, luce, gas, wi-fi)
Le tasse e le imposte IVA invece, sono a carico del beneficiario delle agevolazioni.
Cosa devi fare per presentare la domanda
È possibile presentare la domanda solo online sul sito di Invitalia.
Per farlo è necessario:
disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata PEC.
registrarsi ai servizi online di Invitalia
scaricare l’apposita modulistica
Hai bisogno di aiuto per redigere al meglio la tua domanda?
L’8, il 15 e il 22 febbraio la consulenza è gratuita: i professionisti Alden saranno pronti a dare assistenza personalizzata a chi è incuriosito dalla sfida di resto al sud, a chi ha già un’ idea di impresa e vorrebbe realizzarla e in generale per qualsiasi informazione sulle agevolazioni resto al sud.
Contattaci mandando una mail a agevolazioni@alden.it oppure telefona al numero 089 441098.
Abiti al Sud e sogni di aprire una piccola attività ricettiva? Scopriamo insieme come fare con Resto al Sud.
Resto al Sud è l’agevolazione di Invitalia che ha l’obiettivo di sostenere i giovani meridionali che vogliono avviare una nuova attività senza lasciare la propria terra.
L’agevolazione interessa le seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna.
Possono partecipare a resto al Sud i giovani tra i 18 ed i 45 anni che risiedono nelle regioni elencate sopra o che intendono trasferire la propria residenza in una delle regioni elencate in caso di ammissione alla agevolazione.
Per cosa? I progetti e le spese ammissibili
Per quanto riguarda il settore turistico le imprese finanziabili sono:
affittacamere, b&b, residence, albergo, agriturismo camping, villaggio turistico, agenzia di viaggi, tour operator.
Due cose molto importante da sapere prima di partecipare: per poter richiedere l’agevolazione non bisogna essere stati già titolari di altre attività di impresa (quindi titolari di partita Iva o legali rappresentanti di società) alla data del 21/06/2017. Qualora, invece, si abbia un contratto a tempo indeterminato bisogna essere disposti a lasciare il proprio lavoro in caso di aggiudicazione dell’agevolazione.
Come? L’entità e la forma dell’agevolazione
Resto al Sud assegna € 50.000 per ciascun socio fino ad un massimo di € 200.000 nel caso di progetti presentati da 4 persone fisiche.
I € 50.000 che sono assegnati al singolo socio sono suddivisi in base alle seguenti percentuali:
35% a fondo perduto
65% finanziamento bancario a tasso zero con garanzia statale dell’80% sul finanziamento.
Ad esempio, se vuoi aprire un bed and breakfast insieme ad un socio, potrete richiedere globalmente € 100.000. Di questi, € 35.000 vi verranno assegnati a fondo perduto e non dovranno essere rimborsati mentre i restanti € 65.000 vi saranno erogati tramite un finanziamento a tasso zero della durata di 8 anni e con due anni di pre ammortamento.
Quando? Le scadenze
La dotazione finanziaria complessiva è di 1,25 miliardi di euro. Resto al Sud non ha scadenze, i fondi saranno disponibili fino ad esaurimento.
I primi passi da fare
Quali costi comporta un progetto di questo tipo e cosa occorre?
Partiamo dalla struttura: Resto al Sud sostiene la ristrutturazione della location fino al 30%. L’acquisto dell’immobile invece, non può essere agevolato da Resto al Sud; tuttavia sono agevolabili le spese per l’affitto di immobili.
Per gestire al meglio la nuova attività sarà necessario tenere sotto controllo le prenotazioni con un software gestionale, anch’esso spesabile con Resto al Sud come anche le spese per le utenze (wi-fi, acqua, luce, gas).
Cosa devi fare per presentare la domanda
È possibile presentare la domanda solo online sul sito di Invitalia.
Per farlo è necessario:
disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata PEC.
registrarsi ai servizi online di Invitalia
scaricare l’apposita modulistica
Hai bisogno di aiuto per redigere al meglio la tua domanda?
L’8, il 15 e il 22 febbraio la consulenza è gratuita: i professionisti Alden saranno pronti a dare assistenza personalizzata a chi è incuriosito dalla sfida di Resto al Sud, a chi ha già un’idea di impresa e vorrebbe realizzarla e in generale per qualsiasi informazione sulle agevolazioni “Resto al Sud”.
Contattaci mandando una mail a agevolazioni@alden.it oppure telefona al numero 089 441098.
#RestoalSud open day è un’occasione offerta da Alden per far conoscere le possibilità dei fondi Resto al Sud a chi vuole avviare una nuova attività imprenditoriale senza lasciare la propria terra. L’8, il 15 e il 22 febbraio la consulenza è gratuita: i professionisti Alden saranno pronti a dare assistenza personalizzata a chi è incuriosito dalla sfida di Resto al Sud, a chi ha già un’idea di impresa e vorrebbe realizzarla e in generale per qualsiasi informazione sulle agevolazioni “Resto al Sud”.
Tu, i tuoi amici di sempre e un progetto: realizzare qualcosa di vostro, per la vostra terra e senza doverla lasciare.
Ci hai pensato tante volte ma non sai da dove cominciare; le idee ci sono ma non i mezzi per poter partire. “Resto al Sud” è l’agevolazione pensata per creare una nuova generazione di imprenditori e investire al meridione. Con “Resto al Sud” la tua nuova azienda può ottenere finanziamenti agevolati e a fondo perduto fino a coprire il 100% delle spese.
Chi sei: Hai massimo 45 anni di età e vuoi avviare un’attività Imprenditoriale
Dove abiti: Nelle Regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Se ti trasferirai in una di queste Regioni puoi comunque partecipare!
Come puoi realizzarlo: Grazie alla dotazione finanziaria complessiva di 1.250 milioni di euro messa a disposizione dal “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione”.
Affidandoti ai consulenti Alden il tuo progetto verrà definito al meglio garantendoti l’accesso ai fondi Invitalia.
Le opportunità di Resto al Sud
Ogni socio può ricevere fino a un massimo di 50 mila euro, per una cifra complessiva per azienda di 200 mila euro. Quindi, ipotizzando che la tua impresa, composta da te e da un tuo socio, ottenga 100mila euro:
€ 35 mila euro ti verranno assegnati a fondo perduto e non dovranno essere rimborsati. Ad erogarli sarà Invitalia.
I restanti 65mila euro ti saranno erogati tramite un finanziamento a tasso zero della durata di 8 anni e con due anni di pre ammortamento.
Quali sono le imprese finanziabili con il bando Resto al Sud
Attività legate alla ristorazione: ristorante, gelateria, pasticceria, bar, catering per eventi o matrimoni
Turismo e ricettività: affittacamere, b&b, residence, albergo, agriturismo, camping, villaggio turistico, agenzia di viaggi, tour operator.
Servizi alla persona: centro benessere, parrucchiere, centro estetico, palestra, studio di tatuaggi, lavanderia, toletta per animali.
Formazione e istruzione: scuola di danza, scuola di lingua, asilo nido, autoscuola.
Servizi di assistenza sanitaria e sociale: centro fisioterapico, centro di radioterapia, struttura residenziale e non residenziale di assistenza ad anziani e disabili, studio di omeopatia.
Questi sono solo alcuni esempi delle attività finanziabili con Resto al Sud.
Inizia ad immaginare ciò che vorrai fare. Poi crealo con noi.
Ti aspettiamo al #RestoalSud open day l’8, il 15 e il 22 febbraio dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
Alden srl Via C. Santoro, 10/12
84013 Cava de’ Tirreni (SA)
Quando si parla di finanza agevolata, ad esempio nel caso del voucher la digitalizzazione, ci imbattiamo spesso in questa formula: “regolamento de minimis”; ma cosa significa praticamente?
Il regime de minimis stabilisce il tettomassimo di agevolazioni finanziarie di cui ogni impresa di uno stato membro Ue può beneficiare (senza dover attendere un’autorizzazione da parte della Commissione Ue).
Per agevolazioni si intendono tutti i tipi di trasferimento di risorse statali e vantaggi economici: sussidi diretti, esenzioni fiscali, garanzie o indennità a condizioni favorevoli.
L’importo totale massimo degli aiuti ottenuti da una impresa non può superare, nell’ arco di tre anni, i 200 mila euro. Per stabilire se un’impresa possa ottenere una agevolazione in regime de minimis e l’ammontare della agevolazione stessa, occorrerà sommare tutti gli aiuti ottenuti da quella impresa, a qualsiasi titolo. L’impresa che richieda un’agevolazione finanziaria dovrà quindi dichiarare quali altri aiuti ha ottenuto e l’amministrazione concedente dovrà verificare la disponibilità residua sul massimale individuale dell’impresa.
Casi particolari
Nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi è previsto un massimo di 100 mila euro per impresa beneficiaria in tre anni. Sono esclusi dall’applicazione del regime “de minimis” gli aiuti concessi al settore della produzione agricola, della pesca, dell’acquacoltura e dell’industria carboniera.
Il Tax credit riqualificazione è una delle misure promosse dal Ministero dei beni e delle attività culturali e prevede l’accesso all’agevolazione per la riqualificazione delle strutture ricettive come alberghi, hotel, agriturismi. In generale, agli immobili ad uso turistico, è riservata la possibilità di beneficiare di un’importante agevolazione fiscale sulle ristrutturazioni edili.
Vediamo quindi nel dettaglio cos’è e come funziona il bonus alberghi e agriturismi 2019, quanto spetta di credito d’imposta per le spese di ristrutturazione, come fruire delle agevolazioni fiscali, i requisiti e il limite di spesa massima.
Gli interventi di ristrutturazione edilizia ammissibili riguardano:
demolizione e ricostruzione della sagoma;
ripristino di edifici eventualmente crollati o demoliti;
sostituzione di serramenti interni;
installazione di nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente.
Le operazioni di eliminazione delle barriere architettoniche riguardano:
sostituzione di finiture (quali pavimenti, porte, infissi…);
interventi di natura edilizia più rilevante;
installazione di sistemi domotici atti a controllare infissi o schermature solari,
sistemi e tecnologie volti alla facilitazione della comunicazione.
installazione di impianti fotovoltaici e schermature solari;
coibentazione degli immobili;
realizzazione di impianti elettrici, termici, e idraulici finalizzati alla riduzione del consumo energetico.
Gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche sono:
valutazione della classe di rischio;
progettazione degli interventi;
interventi di tipo locale;
interventi di miglioramento del comportamento sismico.
Le spese per i mobili e componenti d’arredo (a condizione che il beneficiario non ceda a terzi) riguardano:
rifacimento o sostituzione di cucine o di attrezzature professionali per la ristorazione, quali, anche, apparecchiature di cottura, forni, armadi frigoriferi e congelatori, macchine per la preparazione dinamica ecc;
acquisto di mobili e complementi d’arredo da interno e da esterno, ossia tavoli, scrivanie, sedute imbottite e altri manufatti imbottiti ecc;
spese di mobili fissi come: bagno, pareti e cabine doccia, cucine componibili, boiserie, pareti interne mobili, apparecchiature di illuminazione;
acquisto di pavimentazioni di sicurezza;
arredi e strumentazioni per la realizzazione di centri benessere ubicati all’interno delle strutture ricettive.
Beneficiari:
Imprese alberghiere e del turismo esistenti alla data del 1° gennaio 2012. Per struttura ricettiva ammessa al credito di imposta si intende:
1) la “struttura alberghiera” , ovvero una struttura aperta al pubblico, a gestione unitaria, con servizi centralizzati che fornisce alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere situate in uno o più edifici. La struttura deve essere composta da almeno sette camere per il pernottamento degli ospiti. Sono strutture alberghiere gli alberghi, i villaggi albergo, le residenze turistico-alberghiere, gli alberghi diffusi, nonché quelle individuate come tali dalle specifiche normative regionali.
2) la struttura che svolge attività agrituristica.
Agevolazione:
Sono previsti crediti d’imposta nella misura del 65% delle spese sostenute nell’anno 2018, fino ad un massimo di 200.000 euro ripartito in 2 quote annuali di pari importo.
Click day – Tempi e scadenza per la presentazione della domanda
La compilazione delle domande è possibile dalle 10 del 14 Gennaio 2019 fino alle 16 del 11 febbraio 2019. La domanda può essere inviata dalle 10 del 18 Febbraio 2019 fino alle 16 del 19 Febbraio 2019.
Vuoi sapere come fare per adattare la tua impresa a questi cambiamenti? Vuoi ulteriori informazioni? Contattaci al numero 089 441 098 oppure utilizza il nostro form di contatto, o invia un’email a finanza@alden.it.
100 milioni di euro per la promozione dei vini italiani nei Paesi extra UE nel quadro dell’OCM Vino 2018-2019, di cui oltre 27 milioni attraverso il bando nazionale pubblicato dal Ministero delle politiche agricole (Mipaaf). Attraverso il bando nazionale sono assegnati 27.599.100 euro, a fronte dei 100 milioni complessivamente disponibili per l’attuazione della Misura Promozione dell’OCM Vino; le restanti risorse verranno infatti assegnate tramite i bandi emanati dalle Regioni e le Provincie Autonome. La quota regionale assegnata alla Campania è pari a 1.500.000 euro.
le associazioni di organizzazioni di produttori di vino;
le organizzazioni interprofessionali;
i consorzi di tutela riconosciuti;
i produttori di vino;
i soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli;
le associazioni di impresa e di scopo costituiti o costituende tra i soggetti di cui sopra;
i consorzi, le associazioni, le federazioni e le cooperative;
le reti di impresa composte da produttori di vino.
Per cosa? I progetti e le spese ammissibili
I contributi sono concessi per:
azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o di ambiente;
la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione;
studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione (la spesa in questo caso non deve superare il 3% dell’importo complessivo del progetto presentato).
Le attività di promozione devono riguardare esclusivamente:
vini a denominazione di origine protetta;
vini ad indicazione geografica protetta;
vini spumanti di qualità;
vini spumanti di qualità aromatici;
vini con l’indicazione della varietà.
Come? L’entità e la forma dell’agevolazione
L’importo del contributo a valere sui fondi europei è pari al massimo al 50% dei costi sostenuti. Il contributo europeo può essere integrato con i fondi nazionali fino a un massimo del 30% delle spese sostenute.
Quando? Le scadenze
I progetti possono essere presentati entro il 25 settembre 2018.
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