Campania, contributo a fondo perduto per il trasferimento tecnologico
Con questo nuovo bando la Regione Campania intende stimolare la partecipazione qualificata delle imprese campane a progetti per la ricerca e l’innovazione, con l’obiettivo di valorizzare quelli di qualità e di aumentare la competitività del sistema industriale e produttivo regionale, attraverso il trasferimento sul mercato dei risultati della ricerca. È previsto un contributo a fondo perduto fino al 70%.
In particolare, con l’avviso la Regione intende finanziare le seguenti attività di innovazione tecnologica:
- Fase 1 – Studi preliminari per micro e piccole e medie imprese per esplorare la fattibilità tecnica ed economica, la difendibilità intellettuale ed il potenziale commerciale di idee innovative. La dotazione complessiva per questa fase è di 5 milioni di euro.
- Fase 2 – Progetti di trasferimento tecnologico e di prima industrializzazione per le imprese innovative e ad alto potenziale. A questa fase sono dedicati fondi per 30 milioni di euro.Inoltre, in attuazione del Protocollo di intesa tra Regione Campania e Clean Sky 2, l’intervento Fase 2 prevede una dotazione aggiuntiva di 10 milioni di euro da utilizzare con priorità per i progetti riguardanti l’ambito dell’“aerospazio” e identificate come coerenti con gli obiettivi di Clean Sky 2,programma europeo di ricerca aeronautica per ridurre le emissioni di CO2 e di altri gas degli aerei e ridurre il rumore.
Per chi? I soggetti beneficiari
Possono presentare le proposte per l’accesso ai finanziamenti previsti dal presente Avviso, le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che siano costituite alla data di presentazione della domanda, esclusivamente in forma singola, per la Fase 1, e in forma singola o associata, per la Fase 2.
Cosa? Le spese ammissibili
Per «studio di fattibilità» (fase 1) si intende “la valutazione e l’analisi del potenziale di un progetto, finalizzate a sostenere il processo decisionale individuando in modo obiettivo e razionale i suoi punti di forza e di debolezza, le opportunità e i rischi, nonché a individuare le risorse necessarie per l’attuazione del progetto e, in ultima analisi, le sue prospettive di successo”. Per la realizzazione delle attività previste dalla Fase 1, i costi ammissibili corrispondono ai costi dello studio di fattibilità:
- spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui essi sono impiegati nelle attività di ricerca);
- costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca.
I progetti (fase 2) riguardano la ricerca industriale, cioè la ricerca pianificata o le indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o per apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti e lo sviluppo sperimentale, che riguarda l’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati.
Per la realizzazione delle attività previste dalla Fase 2 del presente Avviso, possono essere finanziate le spese seguenti:
- spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui essi sono impiegati nelle attività di ricerca);
- costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per
- il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati;
- costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato tramite una transazione effettuata alle normali
- condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca;
- spese generali;
- altri costi di esercizio: costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’attività di ricerca (materie prime, componenti, semilavorati, materiali commerciali e materiali di consumo specifici).
Come? L’entità e la forma dell’agevolazione
I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili per:
- la FASE 1: non inferiori a € 50.000 e non superiori a € 120.000;
- la FASE 2: non inferiori a € 500.000,00 e non superiori a € 2.000.000;
Per gli studi di fattibilità (Fase 1), l’agevolazione non deve superare:
- il 60% dei costi ammissibili per le medie imprese;
- il 70% dei costi ammissibili per le piccole imprese.
Per i progetti di trasferimento tecnologico (Fase 2), l’intensità di aiuto per ciascun beneficiario non supera:
- per la ricerca industriale, il 60% dei costi ammissibili per le medie imprese e il 70% dei costi ammissibili per le piccole imprese;
- per lo sviluppo sperimentale, il 35% dei costi ammissibili per le medie imprese e il 45% dei costi ammissibili per le piccole imprese.
L’intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata di 15 punti percentuali, fino a un’intensità massima dell’80% dei costi ammissibili, se il progetto soddisfa una delle seguenti condizioni:
- prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una è una MPMI, e non prevede che una singola impresa sostenga da sola più del 70% dei costi ammissibili, oppure
- prevede la collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, nell’ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca.
Quando? Le scadenze
La domanda potrà essere presentata a partire dal 5 luglio 2018 e fino ad esaurimento fondi
Possiamo aiutarti? Contatti
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