Bando Riparto

Il Bando RiParto agevola il rientro al lavoro delle madri, favorisce la natalità e il work-life balance.

Finalità

Misura volta alla realizzazione di progetti di welfare aziendale per sostenere le lavoratrici madri nei seguenti ambiti:

  1. supporto all’assunzione del nuovo ruolo genitoriale in un’ottica di armonizzazione della vita privata e lavorativa, comprese iniziative di sostegno fisico e psicologico;
  2. incentivi economici finalizzati al rientro al lavoro dopo il parto/adozione;
  3. formazione e aggiornamento per l’accompagnamento al rientro al lavoro dopo il parto/adozione.

Soggetti proponenti

Possono presentare domanda di finanziamento:

  • tutte le imprese aventi sede legale o unità operative sul territorio nazionale;
  • consorzi, gruppi di società collegate o controllate, purché i partecipanti al soggetto collettivo siano finanziabili.

I soggetti di cui sopra possono partecipare anche in forma associata con altri soggetti con gli stessi requisiti come associazione temporanea di scopo, contratto di rete o associazione temporanea di impresa (soggetti collettivi) individuando un soggetto capofila quale responsabile del progetto.

Durata e destinatari

La durata delle azioni progettuali è fissata in 24 mesi.
Destinatarie sono le lavoratrici del/dei soggetti proponente/i, cioè: lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato e determinato, anche in part-time, incluse le
dirigenti, le socie lavoratrici di società cooperative, le lavoratrici in somministrazione, le titolari di un rapporto di collaborazione (purché natura e modalità del rapporto siano compatibili con tipologia e durata dell’azione proposta).

Dotazione finanziaria e ammontare del finanziamento

La dotazione finanziaria è pari a € 50.000.000,00 (cinquanta milioni).
La richiesta di finanziamento per ciascuna proposta progettuale è così determinato:

  • minimo € 15.000,00 e massimo di euro € 50.000,00 per le microimprese (A1 del conto economico ≤ 2mln€ e meno di 10 dipendenti); co-finanziamento ≥ 10% (risorse finanziare, umane, beni e servizi);
  • minimo € 30.000,00 e massimo di euro € 100.000,00 per le piccole imprese (A1 del conto economico ≤ 10mln€ e meno di 50 dipendenti); co-finanziamento ≥ 15% (risorse finanziare, umane, beni e servizi);
  • minimo € 80.000,00 e massimo di euro € 250.000,00 per le medie imprese (A1 del conto economico ≤ 50mln€ e tra 50 e 250 dipendenti); co-finanziamento ≥ 20% (risorse finanziare, umane, beni e servizi);
  • minimo € 200.000,00 e massimo di euro € 1.000.000,00 per le grandi imprese (A1 del conto economico >50mln€ e più di 250 dipendenti); co-finanziamento ≥ 30% (risorse finanziare, umane, beni e servizi);

Per i soggetti collettivi valgono gli stessi importi e le stesse percentuali di cofinanziamento di cui sopra; i parametri sono calcolati prendendo in considerazione la somma della voce A1 del conto economico di ciascun partecipante e la somma dei dipendenti di ciascun partecipante.

Categorie di azioni

Di seguito le categorie di azioni cui possono riferirsi le proposte progettuali elaborate.

a) Flessibilità oraria e organizzativa:

  • Banca del tempo: dotazioni aggiuntive retribuite di ferie e permessi;
  • Azioni Part Time volte ad agevolare il lavoro nascita/adozione da remoto a seguito del parto/adozione per un massimo di 24 mesi;
  • Assunzioni a termine in sostituzione delle lavoratrici in maternità;
  • Permessi e congedi aggiuntivi retribuiti o a condizioni migliorative.

b) Promozione e sostegno della natalità e della maternità, nonché reinserimento delle lavoratrici dopo un periodo di assenza dal lavoro per motivi legati ad esigenze di conciliazione:

  • Incentivi alla natalità: previsione di contributi economici aggiuntivi per incentivare e sostenere la natalità e la maternità in ambito aziendale;
  • Iniziative di formazione e aggiornamento per l’accompagnamento al rientro al lavoro dopo la maternità e/o il congedo parentale.

c) Interventi e servizi

  • Servizi di supporto alla famiglia
    – creazione o ampliamento di asili nido e/o scuole dell’infanzia aziendali;
    – stipula di convenzioni con strutture per la prima infanzia presenti sul territorio;
    – attribuzione di contributi economici o rimborso spese sostenute per servizi di baby-sitting, frequenza di asili nido e/o scuole per l’infanzia, centri estivi o ricreativi o servizi di doposcuola;
    – l’attribuzione di contributi economici o il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di prodotti per l’infanzia.
  • Tutela della salute: forme aggiuntive di assistenza sanitaria per le lavoratrici madri a carico del datore di lavoro e/o di specifiche iniziative per la tutela della salute delle lavoratrici madri e dei loro figli;
  • Sostegno psicologico e fisico: formazione/informazione sulla salute delle lavoratrici e delle loro famiglie; sviluppo di programmi di promozione della salute e del benessere attraverso specifici percorsi formativi; creazione di sportelli di sostegno psicologico;
  • Time saving: introduzione di strumenti volti ad agevolare le lavoratrici nella gestione delle incombenze quotidiane;
  • Flexible benefit e ulteriori misure di sostegno alle lavoratrici:
    – l’erogazione alle lavoratrici madri di beni, servizi e prestazioni in aggiunta alla normale retribuzione;
    – l’erogazione di ulteriori agevolazioni di cui possono usufruire le lavoratrici madri, come ticket restaurant aggiuntivi, supermercato aziendale, spese di trasporto, convenzioni per l’acquisto di beni di consumo, buoni acquisto, prestito agevolato, micro credito e garanzie per i mutui.
  • Attività organizzative e informative e di comunicazione
    – realizzazione di piani di welfare
    – analisi dei bisogni delle lavoratrici e dei
    – attività informative e campagne di comunicazione inerenti la normativa a tutela della maternità e paternità, la fruizione dei congedi parentali, ecc.
  • Azioni volte alla creazione e mantenimento di reti territoriali – iniziative finalizzate alla creazione e mantenimento di reti territoriali fra le aziende ed altri soggetti tali da garantire la continuità nel tempo, le sinergie con altre azioni e la sostenibilità delle iniziative di welfare aziendale nonché il loro radicamento nel tessuto sociale e produttivo del territorio.

Termini e modalità

La domanda, unitamente a tutta la documentazione allegata, va trasmessa entro le ore 12.00 del 5 settembre 2022 via PEC all’indirizzo AvvisoRiParto@pec.governo.it.
Tutti i file devono essere firmati digitalmente e protetti da password, successivamente comunicata al Dipartimento.

 

 

Per maggiori informazioni sul “Bando RiParto” e per rimanere sempre aggiornato sulle agevolazioni disponibili per la tua impresa, compila il form qui sotto.

 

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