Contratto di Sviluppo turistico Regione Campania
Il contratto di Sviluppo Invitalia sostiene gli investimenti di grandi dimensioni nel settore turistico.
Il contratto di Sviluppo Invitalia sostiene gli investimenti di grandi dimensioni nel settore turistico.
“Nuove imprese a tasso zero” è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. L’iniziativa è gestita da Invitalia per sostenere la creazione di micro e piccole imprese competitive a prevalente o totale partecipazione di giovani under 35 o donne, su tutto il territorio nazionale, o le micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi.
Cultura Crea mira a sostenere lo sviluppo e il consolidamento di imprese e di altri soggetti del terzo settore nelle attività collegate alla gestione di beni, ai servizi e alle attività culturali, anche favorendo forme di gestione integrata.
L’incentivo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistica” prevede il sostegno allo sviluppo e al consolidamento delle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e del settore manifatturiero tipico locale.
Con il Contratto di Sviluppo Invitalia sostiene gli investimenti di grandi dimensioni nel settore agroindustriale. L’investimento complessivo minimo richiesto è di 20 milioni di euro, in quanto utilizzeremo la procedura dell’Accordo di Sviluppo. Ogni impresa partecipante deve realizzare un investimento minimo di 1.500.000,00 €.
Per l’esigenza di sviluppare le proprie attività, puntando al miglioramento dell’intero settore agroindustriale. La decisione di non individuare un impresa capofila, e quindi preferire la rete, risiede nell’individuazione di un importante progetto di ricerca che si pone come obiettivo il rafforzamento ed il lancio del Brand Toscana che fungerà da traino per tutte le imprese partecipanti.
• creazione di nuova unità produttiva;
• ampliamento unità produttiva esistente;
• riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti aggiuntivi;
• ristrutturazione di un’unità produttiva esistente.
• suolo aziendale e sua sistemazione (max del 10% dell’investimento complessivo ammissibile);
• opere murarie ed impiantistica assimilata (max del 40% dell’investimento complessivo ammissibile);
• macchinari ed attrezzature varie;
• progettazione e Studi (max 4% dell’investimento complessivo ammissibile);
• servizi reali quali programmi informatici, brevetti, software, licenze esterne, consulenze tecniche esterne;
• spese di ricerca e sviluppo.
L’investimento copre il 75% dell’investimento ammissibile.
Per tutte le Imprese:
35% in c/ impianti (a fondo perduto)
40% finanziamento a tasso agevolato (tasso zero)
In riferimento agli immobili interessati dall’iniziativa, bisogna acquisire una perizia giurata (redatta da un tecnico abilitato ed iscritto ad albo professionale, non incluso nella
compagine sociale, né riconducibile al suo organigramma), da quale evincere:
• l’articolazione dell’iter autorizzativo da intraprendere in via preliminare all’attuazione del programma, con indicazione degli eventuali pareri e/o nulla osta da parte di amministrazioni o enti, ovvero dei titoli autorizzativi necessari.
• l’esplicita dichiarazione del tecnico circa l’inesistenza di motivi ostativi al rilascio dei medesimi necessari titoli autorizzativi;
• le informazioni circa l’eventuale avvenuto avvio del citato iter autorizzativo, con indicazione dei titoli già conseguiti.
Per essere ammessi alle agevolazioni, i programmi devono rispettare almeno una delle seguenti condizioni:
• previsione di recupero e riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate nell’ambito del programma;
• idoneità del programma di realizzare/consolidare sistemi di filiera diretta e allargata;
• presenza un significativo impatto occupazionale, e la capacità di attivare occupazione incrementale;
• introduzione di rilevanti innovazioni di prodotto o di processo;
• rilevante presenza sui mercati esteri e la possibilità di attrarre investimenti esteri.
• presentazione della domanda;
• realizzazione dei progetti dal giorno successivo presentazione della domanda;
• tempi di esito progetto: Sarà seguita la procedura di Accordo di Sviluppo la quale fornisce premialità nell’ordine cronologico di valutazione;
• risultato dell’istruttoria: Entro 90 giorni dalla comunicazione di avvio del procedimento.
Per maggiori informazioni sul Contratto di Sviluppo e per rimanere sempre aggiornato sulle agevolazioni disponibili per la tua impresa, compila il form qui sotto.
Con il Contratto di Sviluppo, Invitalia sostiene gli investimenti di grandi dimensioni nel settore agroindustriale. L’investimento complessivo minimo richiesto è di 20 milioni di euro, in quanto utilizzeremo la procedura dell’Accordo di Sviluppo. Ogni impresa partecipante deve realizzare un investimento minimo di 1.500.000,00 €.
• creazione di nuova unità produttiva;
• ampliamento unità produttiva esistente;
• riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti aggiuntivi;
• ristrutturazione di un’unità produttiva esistente.
• suolo aziendale e sua sistemazione (max del 10% dell’investimento complessivo
ammissibile);
• opere murarie ed impiantistica assimilata (max del 40% dell’investimento complessivo ammissibile);
• macchinari ed attrezzature varie;
• progettazione e Studi (max 4% dell’investimento complessivo ammissibile);
• servizi reali quali programmi informatici, brevetti, software, licenze esterne, consulenze tecniche esterne;
• spese di ricerca e sviluppo.
L’investimento copre il 75% dell’investimento ammissibile.
Per tutte le Imprese:
45% in c/ impianti (a fondo perduto)
30% finanziamento a tasso agevolato (tasso zero)
In riferimento agli immobili interessati dall’iniziativa, bisogna acquisire una perizia giurata (redatta da un tecnico abilitato ed iscritto ad albo professionale, non incluso nella
compagine sociale, né riconducibile al suo organigramma), da quale evincere:
• l’ articolazione dell’iter autorizzativo da intraprendere in via preliminare all’attuazione del programma, con indicazione degli eventuali pareri e/o nulla osta da parte di
amministrazioni o enti, ovvero dei titoli autorizzativi necessari;
• l’ esplicita dichiarazione del tecnico circa l’inesistenza di motivi ostativi al rilascio dei medesimi necessari titoli autorizzativi;
• le informazioni circa l’eventuale avvenuto avvio del citato iter autorizzativo, con indicazione dei titoli già conseguiti.
Per essere ammessi alle agevolazioni, i programmi devono rispettare almeno una delle seguenti condizioni:
• previsione di recupero e riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate nell’ambito del programma;
• idoneità del programma di realizzare/consolidare sistemi di filiera diretta e allargata;
• presenza di un significativo impatto occupazionale e capacità di attivare occupazione incrementale;
• introduzione di rilevanti innovazioni di prodotto o di processo;
• rilevante presenza sui mercati esteri e la possibilità di attrarre investimenti esteri.
• presentazione della domanda;
• realizzazione dei progetti dal giorno successivo presentazione della domanda;
• tempi di esito progetto: Sarà seguita la procedura di Accordo di Sviluppo la quale fornisce premialità nell’ordine cronologico di valutazione;
• risultato dell’istruttoria: Entro 90 giorni dalla comunicazione di avvio del procedimento.
Per maggiori informazioni sul Contratto di Sviluppo e per rimanere sempre aggiornato sulle agevolazioni disponibili per la tua impresa, compila il form qui sotto.
L’incentivo “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” ha come obiettivo il sostegno alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) dell’industria culturale che vogliono avviare un’attività nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Incentivare la creazione e sviluppo di nuove attività culturali che rivalutino i territori interessati.
Sono finanziabili programmi di investimento fino a 400.000 euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi in una delle seguenti aree tematiche:
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro 18 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
In entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
Le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni.
A sportello.
Per maggiori informazioni sul bando Cultura Crea 2.0 e per rimanere sempre aggiornato sulle agevolazioni disponibili per la tua impresa, compila il form qui sotto.
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