Agevolazioni: cos’è il regime de minimis
Quando si parla di finanza agevolata, ad esempio nel caso del voucher la digitalizzazione, ci imbattiamo spesso in questa formula: “regolamento de minimis”; ma cosa significa praticamente?
Il regime de minimis stabilisce il tetto massimo di agevolazioni finanziarie di cui ogni impresa di uno stato membro Ue può beneficiare (senza dover attendere un’autorizzazione da parte della Commissione Ue).
Per agevolazioni si intendono tutti i tipi di trasferimento di risorse statali e vantaggi economici: sussidi diretti, esenzioni fiscali, garanzie o indennità a condizioni favorevoli.
L’importo totale massimo degli aiuti ottenuti da una impresa non può superare, nell’ arco di tre anni, i 200 mila euro. Per stabilire se un’impresa possa ottenere una agevolazione in regime de minimis e l’ammontare della agevolazione stessa, occorrerà sommare tutti gli aiuti ottenuti da quella impresa, a qualsiasi titolo. L’impresa che richieda un’agevolazione finanziaria dovrà quindi dichiarare quali altri aiuti ha ottenuto e l’amministrazione concedente dovrà verificare la disponibilità residua sul massimale individuale dell’impresa.
Casi particolari
Nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi è previsto un massimo di 100 mila euro per impresa beneficiaria in tre anni. Sono esclusi dall’applicazione del regime “de minimis” gli aiuti concessi al settore della produzione agricola, della pesca, dell’acquacoltura e dell’industria carboniera.